Lo sguardo esterno che aiuta. Il punto di vista dell’Assessore Quagliato di Teolo

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Assessore alle politiche sociali, alla pubblica istruzione, alle pari opportunità, moglie, mamma, operaia in un laboratorio artigianale, studentessa alle scuole serali: Graziella Quagliato non è donna che si perda d’animo.

Ci riceve nell’antico edificio, da poco ristrutturato, che ospita il municipio di Teolo.

Anche se è in giunta da soli due mesi, da mamma di tre figli conosce bene la situazione dell’infanzia nel territorio. “Nel crescere i bambini ho avuto un occhio attento alle realtà sociali ed educative partecipando alla vita della scuola, della parrocchia e dell’attività sportiva – racconta –, posso dire che siamo in un contesto discretamente sereno, c’è qualche situazione problematica da tenere d’occhio, ma nel complesso la situazione è abbastanza tranquilla”.

E anche dal punto di vista dei servizi, come ci racconta l’assessore, sia per la prima infanzia, con due materne e la presenza di più di qualche asilo famiglia, sia per i bambini più grandicelli, si può dire che “il territorio è ben coperto e i servizi rispondono alle esigenze del territorio, certo si tratta di un territorio molto particolare – osserva l’assessore – molto lungo e stretto, Castelnuovo è a quasi 300 di altezza e a 25 minuti di strada per arrivare all’altra estremità del paese. E’ un territorio che spaziando tra la pianura e i colli ha esigenze diverse, abbiamo una decina di piccole frazioni. Per rendere l’idea accade più di qualche volta durante l’inverno che qui in pianura piova e su a Teolo alta nevichi. Il servizio di trasporto scolastico funziona bene, ma gli spostamenti sono da queste parti un fattore importante da tenere d’occhio”.

“La questione che sta emergendo con molta forza – prosegue Graziella Quagliato – recentemente la denatalità ha raggiunto livelli preoccupanti, anche il 30-40% in meno di nascite negli ultimissimi anni”.

A questo punto domandiamo che cosa può fare il progetto Network Euganeo per questo territorio e Graziella Quagliato sottolinea: “le attività sono appena partite ma già possiamo dire che la risposta è stata buona. Credo che l’occhio di un operatore che viene da fuori ci possa aiutare e a scorgere quelle difficoltà anche piccole che non riusciamo a vedere. Negli ultimi anni è venuto meno il controllo sociale che c’era – prosegue l’assessore –, viviamo dentro le nostre mura, portiamo i bambini alle diverse attività, siamo sempre di corsa e non ci guardiamo intorno, ecco Network Euganeo e l’intervento di soggetti esterni ci potrà aiutare a scorgere segnali importanti. L’apertura ad altre modalità è sempre positiva, soprattutto in progetti come questo dove si scorge dietro le diverse attività un gran lavoro di preparazione”.

A Teolo le realtà che promuovono educazione e attenzione per l’infanzia ci sono e funzionano, ci assicura l’assessore, “ma è difficile fare rete, ci sono stati dei tentativi, ma non sono riusciti anche per la stessa conformazione del territorio”.

Ci riproveranno gli operatori del progetto Network Euganeo in questo territorio particolare, vario e anche per questo molto bello.

 

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