Il SEC di Nest: ossigeno per le famiglie

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Dopo mesi di incertezza, di ansie, di paure, ma soprattutto dopo il lungo lockdown, dal mese di ottobre è ripartito il SEC (Servizio Educativo di Custodia) all’Hub Nest Bari. Il servizio ha riaccolto i bambini che avevano frequentato il servizio prima del lockdown e che drasticamente hanno dovuto interrompere la frequentazione a seguito delle rigide restrizioni del governo e ha spalancato le sue porte ai piccoli che per la prima volta si sono iscritti al SEC. Le famiglie, che hanno dovuto sospendere il percorso con noi, hanno appreso con grande entusiasmo e con grande sollievo la ripresa delle attività, avendo toccato con mano i benefici, cognitivi ed emotivi, relazionali e sociali, che il nido ha apportato ai propri figli. Dai colloqui con le famiglie, abbiamo raccolto il grande disagio e l’intensa stanchezza che ha caratterizzato e permeato la loro vita famigliare durante il lockdown e che spiega la necessità intima e profonda di ritornare alla normalità e alla quotidianità, assieme al bisogno di fornire ai propri figli un tempo di qualità.

Abbiamo raccolto la testimonianza di una mamma che ben si presta a descrivere il bisogno manifesto di avere e poter contare su un luogo sicuro, stimolante ed emotivamente caldo per i propri figli e che, d’altronde, consentisse alla mamma stessa di potersi ritagliare del tempo funzionale al suo benessere e che le consentisse di rappropriarsi dei propri spazi fisici ed emotivi.

S. è una giovane mamma di tre figli, rispettivamente di un anno e mezzo, tre e quattro anni. La bambina di tre anni ha interrotto a marzo la frequenza del SEC a causa del lockdown e attualmente frequenta la scuola dell’infanzia, mentre la più piccola è stata inserita nel Nest. L’esperienza positiva di frequentazione del SEC della secondogenita ha reso agevole l’inserimento della sorellina più piccola, perché la mamma si è affidata con serenità alle educatrici, consapevole di trovare un posto accogliente e a misura di bambino e questa serenità è stata “respirata” dalla piccola che si è subito ambientata, accettando il distacco dalla mamma. La secondogenita d’altronde, ha vissuto il passaggio alla scuola dell’infanzia senza “strappi emotivi”, avendo acquisito già all’interno del Nest la sicurezza che “mamma torna” e che la scuola è un ambiente in cui si impara divertendosi. Per la nostra giovane mamma la possibilità di contare sulla mattinata libera ha rappresentato l’occasione per riprendere il suo percorso di studi e riaffacciarsi al mondo del lavoro, riappropriandosi della sua identità di lavoratrice oltre che di donna.

L’esperienza di questa giovane mamma è una delle tante esperienze che ascoltiamo ogni giorno e che ci rinforzano nella convinzione che il SEC rappresenta una risorsa imprescindibile per le famiglie del territorio, soprattutto per quelle che non posso contare su una rete familiare e sociale, ampia e articolata, che le possa supportare nelle diverse fasi del ciclo di vita. Poter contare su un luogo sicuro, a misura di bambino e di famiglia, ossigena le famiglie stesse con un effetto benefico, diretto sui piccoli.

Un adulto sereno “nutre” la serenità del proprio figlio e di conseguenza alimenta il benessere della comunità più ampia.

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