Movi-Menti Piemonte: un’estate di servizi e risposte ai territori

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Sono tante le storie raccolte che siamo felici di raccontarvi. Ecco come cresce una comunità educante tra sinergie, integrazione, osservazione, interazione e relazione. 

E’ stata un’estate ricca di esperienze e nuove sperimentazioni quella che grazie al progetto Movi-Menti si è conclusa in Piemonte, nei territori del Canavese. Le storie sono davvero tante, multicolori, un caleidoscopio di umanità positiva che ha coinvolto oltre 400 destinatari tra famiglie, bambini e ragazzi, insegnanti e situazioni di svantaggio sociale.

Numeri a parte, le associazioni e cooperative partner del progetto si sono confrontate, hanno trovato soluzioni e nuovi approcci in un periodo non facile, per garantire attività all’aperto in piena sicurezza, adottando nuove strategie frutto del confronto della rete di partner.

L’esperienza di Movi-Menti si traduce soprattutto nelle tante storie che hanno permesso di dare risposte concrete alle esigenze dei territori. Senza Movi-Menti, infatti, diverse situazioni famigliari complesse non avrebbero ricevuto un aiuto fondamentale per alleggerire tensioni interne ed esterne, grazie alla mediazione di educatori messi in campo dal progetto, servizi di ascolto e monitoraggio.

Per i molti ragazzi coinvolti è stata l’occasione, soprattutto per quelli spesso considerati “casi sociali”, di fare esperienze in assoluta normalità, in contesti di socialità diversa dal quotidiano, esperienze positive che hanno generato azioni importanti. Tra i tanti esempi citiamo quello di Castellamonte, dove un’area dismessa, che era già oggetto di un progetto per la nascita di orti collettivi, è stata arricchita anche di un’area ludico- sportiva. Qui un gruppo di circa una trentina di ragazzi stazionava durante l’estate, non sempre in modo positivo. Movi-Menti ha messo in campo alcuni educatori a vigilare, che sono stati capaci di coinvolgere questa fetta di gioventù attivamente, raccogliendo le loro storie sociali e i loro bisogni. Risultato? Questi ragazzi hanno costruito tavoli, panchine, un campo da calcetto, e tanto altro, dando vita ad un’area dalla doppia valenza.

Altro esempio positivo arriva dai Cineforum attivati che hanno permesso di coinvolgere, oltre ad insegnanti, educatori e ragazzi, anche famiglie straniere e non, alcune delle quali per la prima volta hanno messo piede dentro ad un Cinema! Ciò che per alcuni è normale per altri non lo è. “E’ la prima volta che vengo al cinema ed è bellissimo” ha commentato un bambino. Questo è un altro bel risultato di questa Movi-Estate in Canavese.

Il sostegno didattico nel periodo estivo per alcuni nuclei in situazione di fragilità, già seguiti durante l’anno scolastico grazie ad un’attività di monitoraggio e ad un aggancio sul recupero estivo delle attività didattiche, con particolare attenzione alle famiglie straniere, ha permesso poi di fornire fondamentali risposte. Tali situazioni sono state infatti seguite e monitorate coinvolgendo famiglie e ragazzi nelle varie iniziative: laboratori, centri estivi, sportelli di supporto alle famiglie e di mediazione. Movi-Menti ha dato risposte ai territori anche attraverso l’attivazione di centri estivi, là dove per tanti motivi quest’anno non ci sarebbero stati, come nel Comune di Rivarossa.

L’offerta estiva di Movi-Menti si è declinata tra laboratori steam, attività di musica, arte, teatro, fotografia, sostegno didattico e famigliare, integrazione di situazione svantaggiate e disabili, raccogliendo ottimi risultati: buone relazioni e condivisioni fra i bambini di più fasce di età e con situazioni particolarmente difficili; rafforzamento del legame e confronto con il contesto territoriale (come ad esempio le passeggiate fra le architetture olivettiane per raccontare Olivetti e la bellezza del paesaggio urbanistico e architettonico; il potenziamento della comunicazione attraverso la fornitura di risorse online e l’utilizzo di sistemi tecnologici innovativi…).

Sono queste sono alcune delle storie di Movi-Menti e dei risultati raggiunti che riassumono concretamente il valore del progetto che da oltre un anno e mezzo sta toccando il Canavese e altri territori, dal Nord al Sud dello stivale.

Il lavoro continua con le prossime attività autunnali e invernali in corso di programmazione, come continua lo studio di strategie tra partner per trovare risposte per la comunità anche in questo difficile momento di riacutizzarsi del Covid19.

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