Mamhabitat, da progetto a servizio – Ecco come Roma si prende cura dei nuclei monogenitoriali

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In poco più di due anni di attività, il progetto MamHabitat, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha preso in carico circa 100 mamme e 150 minori, nuclei caratterizzati da situazioni di forte vulnerabilità sociale ed economica, contribuendo in modo radicale a migliorare la loro condizione di vita.

Nel dettaglio: 13 nuclei mamma-bambino hanno beneficiato della semiautonomia, condividendo a titolo gratuito un appartamento con un altro nucleo, grazie alle 5 nuove strutture di accoglienza e alle soluzioni abitative finanziate dal progetto.

A tutto questo si è aggiunta la creazione, intorno ai nuclei, di una forte rete di sostegno: 47 “microreti di solidarietà” (persone o nuclei che si sono attivati a carattere volontario per sostenere le attività del progetto), 66 fra educatori e insegnanti impegnati con regolarità, e gruppi di auto mutuo aiuto, che hanno visto la partecipazione di circa 30 mamme.

Sul fronte della stabilità abitativa 1 nucleo su 5 è riuscito ad avere accesso a una soluzione abitativa autonoma in affitto, risultato importante se si considera non solo la vulnerabilità dei nuclei, ma anche le difficoltà di reperire un alloggio a costi accessibili sul mercato romano. Inoltre, 15 mamme, considerate persone vulnerabili e dunque “non bancabili”, hanno avuto l’opportunità di accedere al microcredito sociale, di essere supportate nella costruzione di un business plan e di disporre di un tutor che le ha seguite nella realizzazione del progetto.

Un’operazione che ha portato a risultati molto positivi: 12 mamme stanno oggi usufruendo del primo Fondo di Garanzia dedicato in esclusiva alle mamme sole, realizzato dalle organizzazioni promotrici del progetto, in collaborazione con l’Ente Nazionale per il Microcredito e con BCC Roma.

Sono alcuni dei numeri e dei risultati emersi durante il convegno di chiusura del progetto che si è svolto ieri, 18 aprile, in Campidoglio durante il quale l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma, Barbara Funari ha presentato la nuova delibera sulla semiautonomia per nuclei monoparentali costituiti da madri o padri con figli minori, approvata lo scorso 13 aprile.

“Una mattinata di ascolto, confronto e di riflessione – ha detto l’assessora – con l’obiettivo, non solo di offrire servizi alle famiglie monoparentali, ma anche di aumentare la solidarietà su questi temi. Con la nuova delibera, approvata dalla giunta Capitolina, ‘sulle linee guida per programmi di semi autonomia per nuclei monoparentali’ abbiamo voluto accogliere anche le richieste di Mamhabitat, riconoscendo il valore delle reti di famiglie solidali e delle reti civiche di volontariato che operano per il miglioramento delle condizioni di vita dei nuclei monoparentali. La delibera si occuperà anche di una realtà fortemente in aumento rappresentata dai 600.000 nuclei familiari in Italia formati da padri con figli minori.”

“I numeri presentati evidenziano risultati importanti – dice Antonio Finazzi Agrò, presidente de La Nuova Arca, capofila del progetto – che confermano il valore di una sperimentazione come quella del progetto MamHabitat che merita di essere recepita e messa a sistema, tra le politiche di carattere preventivo dell’esclusione sociale di nuclei mamma-bambino, o tra quelle per il pieno reinserimento di nuclei già presi in carico presso case famiglia e altri servizi residenziali. Dal Comune, che ha adottato un provvedimento specifico sui servizi di semiautonomia per i nuclei monogenitoriali, è arrivato Un importante riscontro di cui siamo molto soddisfatti. Parliamo dunque di un sistema comunitario più ampio, cui partecipano non solo i servizi residenziali per nuclei madre-bambino, ma anche i servizi scolastici ed educativi, le reti di famiglie solidali, le reti civiche e di volontariato e chiunque si adoperi, col proprio contributo, per il miglioramento delle condizioni di vita materiali e immateriali dei nuclei”.

La stessa soddisfazione è stata confermata da Salvatore Carbone, presidente di Mam&Co per la decisione dell’amministrazione capitolina “di riappropriarsi del proprio ruolo di attore trainante nell’innovazione delle politiche sociali, proseguendo nel solco di quella sperimentazione che proprio questa Città ha avviato già 13 anni fa e di coniugarlo col mandato di Capitale della solidarietà e dell’inclusione. Un mandato che le reti civiche e di volontariato che hanno partecipato al progetto MamHabitat, rendono realistico e concretamente perseguibile”.

Marco Rossi Doria, presidente di Con i Bambini ha sottolineato quanto “il progetto Mamhabitat rappresenti un modello che ha funzionato su Roma e che può essere replicato in modo strutturale anche altrove”.

Monsignor Benoni Ambarus, Vescovo ausiliario di Roma, ha sottolineato nella creazione di reti relazionali il grande valore del progetto . “La povertà relazionale e quella economica – ha detto – hanno la stessa valenza e devono essere affrontate insieme. E questa è stato uno dei punti di forza di Mamhabitat”. E ha concluso rendendo pubblico un sogno che da tempo coltiva. “Che a Roma nasca un’agenzia immobiliare specifica per il sociale, dove i privati mettono a disposizione le loro abitazioni con prezzi calmierati ricevendo in cambio delle agevolazioni da parte dell’ amministrazione”.

Alla mattinata sono inoltre intervenuti Daniela Oliva dell’Istituto si Ricerca Sociale che ha elaborato i dati di questi due anni, Marco Giordano, peofessore all’Università Federico II di Napoli e Presidente della Federazione Progetto Famiglia e Angelina di Prinzio, Direttore della Direzione Servizi alla Persona del Dipartimento Politiche Sociali.

MamHabitat è un progetto selezionato da Con i Bambini, nell’ambito del Fondo nazionale per il contrasto della Povertà Educativa Minorile. Capofila del progetto è la cooperativa sociale La Nuova Arca Onlus, che coordina un partenariato costituito dalla Caritas diocesana di Roma attraverso la cooperativa sociale Cooperativa Roma Solidarietà, dalla cooperativa sociale l’Accoglienza Onlus, dall’Associazione Romana Pro Juventute Tetto Onlus, dalla Fondazione Casa della Mamma, dall’Istituto per la Ricerca Sociale, da Hendo S.r.l.s. e dalla cooperativa SuLLeali Comunicazione Responsabile. Famiglia Cristiana è media partner.

 

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