I nostri ragazzi al lavoro
di tracceverdi
Sempre impegnati nel costruire qualcosa che alla natura, alla terra, alle stagioni si collega. Avreste mai detto che un gruppo di ragazzi sarebbe stato capace di dare vita ad un vermicompost, un semenzaio e una compostiera? La risposta più scontata è sicuramente “no”, eppure la vita, fatta di incontri con le persone giuste e preziose occasioni, è capace di stupirci.
Ed è così che gli studenti della Scuola del Contadino si sono cimentati in diverse realizzazioni. A discapito di quanto troppo spesso si pensa (e si vede), i ragazzi, se seguiti e stimolati, non sono solo videogames, televisione, cellulari, ma anche praticità, confronto, contatto con la terra. Ed è proprio da questa “fedeltà alla terra”, intesa anche come Vita, che gli studenti della Scuola del Contadino partono ogni giorno.
Tra le loro “creazioni” un semenzaio che, come spiegato dai docenti, rappresenta, in dimensioni ridotte, un vero e proprio vivaio delle sementi, dove vengono fatti sviluppare i semi di tutti i tipi di piante. A differenza della serra, il semenzaio è riscaldato naturalmente dalla luce solare e, proprio per il suo essere più riparato e “intimo”, permette di anticipare di qualche settimana la semina.
I vantaggi del semenzaio sono davvero tanti: dalla migliore resa dei semi piantati al risparmio sull’acquisto di semi e piantine, solo per citarne alcuni. Il suo valore va ben oltre la praticità che offre nel campo dell’agricoltura: un semenzaio ci insegna a mettere insieme elementi e caratteristiche diversi e a favorire una convivenza armoniosa.
Non solo: i ragazzi si sono, inoltre, occupati di dare vita ad un vermicompost che sfrutta la presenza dei lombrichi sul nostro territorio e, addirittura attraverso il loro sistema digestivo, è capace di rendere più fertile la nostra terra. Un grande vantaggio che deriva, quindi, da un elemento semplice: in natura tutto è prezioso e da rispettare e anche l’elemento più semplice può risultare fondamentale. I ragazzi hanno potuto apprendere come la semplicità della natura sia, al tempo stesso, una grande risorsa.
Ma la Scuola del Contadino non ci si ferma mai: curiosi e instancabili i nostri “agricoltori” si sono impegnati anche nella realizzazione di una compostiera. Accompagnati dai loro preparati docenti, hanno dato vita a questo oggetto che è molto di più di un semplice “contenitore”. Il compost, che si crea per mezzo di un processo completamente naturale, potrà poi essere utilizzato come fertilizzante e darà linfa alle nostre terre. Realizzare una compostiera non è solo imparare strumenti e tecniche legate al mondo agricolo, ma un esempio di come ogni cosa possa diventare altro da sé e ci come ci sia sempre una nuova opportunità.
I ragazzi hanno, inoltre, piantato dei piselli, che daranno i loro frutti questa primavera, come simbolo di un percorso che si svilupperà nei prossimi mesi e darà i suoi preziosi, e gustosi, risultati.
La Scuola del Contadino è divertimento: spazio, quindi, alle maschere di Carnevale che gli studenti hanno realizzato, seguendo i consigli dei loro docenti, con la cartapesta e il gesso, per poi dipingerle e dare vita ad un tripudio di colori e allegria.
Convinti che i nostri ragazzi continueranno ad apprendere tradizioni e tecniche legate all’agricoltura e i tanti affascinati segreti della natura, possiamo dirci davvero orgogliosi di quanto imparato e costruito finora.
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