La semplicità del passato si fa valore con “La Scuola del Contadino”
di tracceverdi
Al via i lavori per rendere il Gelso Ritrovato, masseria sociale di Gioia del Colle, accessibile a tutti. È qui, infatti, che si concretizzerà il sogno de “La Scuola del Contadino”, progetto volto a creare la prima scuola gratuita contadina del Sud Italia, offrendo forme alternative di didattica e attività educative per chi vive in condizione di disagio e povertà educativa, attraverso un sano ritorno alla terra.
Sporcarsi le mani di terra, amare e rispettare la natura che ci ospita, piantare un albero e vederlo crescere e crescere con lui: sono queste le finalità del progetto ed è proprio per accogliere al meglio coloro che frequenteranno la scuola, ma anche la comunità stessa, che si stanno realizzando spazi comuni e la costruzione di un laboratorio/cucina dove i frutti raccolti saranno cucinati e trasformati.
Il progetto, che nasce da un’idea di Tracceverdi Cooperativa Sociale, punta alla valorizzazione dell’agricoltura e alla sua funzione sociale: distanti dalla realtà virtuale a cui oggi siamo, fin troppo, abituati gli ideatori e i validi partner di questa iniziativa puntano a formare i cittadini del futuro e i nuovi professionisti proprio partendo dalla bellezza di lavorare assieme la terra.
Un progetto che, è proprio il caso di dirlo, fonda le sue radici su una concezione di agricoltura che possiamo ritrovare e rintracciare nel corso della storia, nell’antichità. Basti pensare che è proprio al decisivo ruolo dell’agricoltura che dobbiamo il cambiamento di abitudini e l’evoluzione dello stile di vita degli uomini che, nel Neolitico, cominciarono a diventare sedentari e non più nomadi.
Un passaggio evolutivo fondamentale segnato da una forte consapevolezza: le piante possono essere “addomesticate” e, pertanto, giocano un ruolo cruciale nell’alimentazione, nello sviluppo e, oggi, nell’economia del genere umano di qualsiasi epoca.
La “Scuola del Contadino” è un ritorno ad un’etica del passato, un tornare indietro attivo che insegna valori come la resilienza, il rispetto della natura e dell’Altro, l’importanza dell’impegno e del lavoro di squadra, e perché no, anche la bellezza di godere dei “frutti” del proprio lavoro.
Questo imprescindibile rapporto con il passato è spiegato dalla rubrica “Nella storia la nostra storia” su canali social del progetto (Facebook e Instagram) proprio per sottolineare l’importanza dell’agricoltura e contestualizzarla nel suo percorso, che dall’antichità arriva fino ad oggi, fino a questo nuovissimo inizio de “La Scuola del Contadino”. Del resto guardare al passato è un mezzo per vivere un futuro migliore, rendendo le future generazioni consapevoli di essere il centro di un cambiamento che parte dal sé e si estende fino a toccare la collettività.
La “Scuola del Contadino” merita di essere vissuta e raccontata: per approfondire dettagli, futuri eventi e finalità vi invitiamo a visitare i canali social, che vogliono accompagnavi per mano in questo percorso che dal sapore tanto antico quanto prezioso nella sua straordinaria semplicità e sostenibilità.
Ti potrebbe interessare
Quale futuro per i progetti di agricoltura sociale?: un convegno per riflettere sul futuro
di tracceverdi
Da ormai molti anni si parla di progetti di Agricoltura Sociale in ambito socio-educativo, d’inserimento lavorativo e di rigenerazione urbana. Sono progetti...
Vasi decorati per le piantine di pomodoro de La Scuola del Contadino
di tracceverdi
Il momento del trapianto di una piantina di pomodoro, dall’orto ad un vaso, è delicato. La pianta deve acclimatarsi in un ambiente...
Condivisione e scambio: i momenti per le famiglie de La Scuola del Contadino
di tracceverdi
Una domenica all’insegna della condivisione e dello scambio intragenerazionale. Sono state queste le principali linee guida dell’appuntamento di domenica 27 giugno de...