La XV edizione del Seminario di Studi “La tutela dell’infanzia e dell’adolescenza”
di kyoseicoop
Si è conclusa la XV edizione del Seminario nazionale di Studi “La tutela dell’infanzia e dell’adolescenza”. Un appuntamento importante che quest’anno abbiamo inserito nel programma di alta formazione specialistica del progetto “La Casa di Nilla plus” sostenuto da Con i Bambini.
Il seminario è stato realizzato con la supervisione scientifica del Dipartimento di Scienze Politiche e sociali dell’UniCal. Si è svolto presso l’auditorium del Centro Giustizia Minorile di Catanzaro.
Hanno partecipato più di 250 operatori socio-sanitari e giudiziari del pubblico e privato. Fra gli operatori socio-sanitari e giudiziari della Pubblica Amministrazione – provenienti da tutta Italia – che si sono iscritti al percorso di formazione specialistica del progetto “La Casa di Nilla plus” avviato a marzo scorso. E le figure professionali degli assistenti sociali, educatori, psicologi, avvocati che operano in Calabria nelle agenzie territoriali private impegnate nella tutela del benessere e dei diritti di bambini e ragazzi.
Il seminario è iniziato con i saluti e l’intervento del nostro presidente Giancarlo Rafele che ha presentato il progetto La Casa di Nilla plus. «Grazie a Con I Bambini vediamo cosa diventerà La Casa di Nilla domani. Alla fine del percorso formativo elaboreremo le linee guida, finalmente le prime linee guida regionali per la prevenzione secondaria e per la presa in carico dei minori vittime di abusi sessuali in modo da uniformare l’attività in tutto il territorio regionale» (leggi anche qui).
Per i saluti istituzionali c’erano Debora Rizza, sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Isabella Mastropasqua, direttore del Centro Giustizia minorile per la Calabria. E infine Danilo Ferrara, presidente dell’ordine degli assistenti sociali della Calabria.
Gli esperti della XV edizione del Seminario di Studi sulla tutela dell’infanzia
Quest’anno sono stati 14 gli esperti che hanno fornito durante il Seminario nuovi spunti di lavoro, presentato esperienze e ricerche condotte a livello regionale, nazionale ed internazionale.
Nella sessione mattutina:
Giovanni Camerini – neuropsichiatra infantile e docente in Neuropsicologia all’Università di Padova – ha parlato «di vere, false denunce di abuso sessuale. L’abuso sessuale sui minori è un problema reale – ha detto – C’è sicuramente un’ampia quota di sommerso. Esistono anche dei casi, delle segnalazioni, delle denunce infondate. Occorre riconoscere i casi reali e distinguerli da quelli che sono da ritenere segnalazioni infondate». Camerini ha parlato inoltre anche del ruolo dell’esperto in questi riconoscimenti. Del fatto che è sicuramente molto importante per affiancare il giudice in queste valutazioni, ma allo stesso modo che occorre tenere gli ambiti assolutamente separati. Perchè l’esperto si può esprimere solo in tema di idoneità del minore a rendere testimonianza e non può certamente esprimersi sulla veridicità delle dichiarazione che un minore rende.
Fabio Pirrotta – psicologo e psicoterapeuta del nostro Centro specialistico La Casa di Nilla – ha concentrato il suo intervento sugli aspetti neuro-psicologici della testimonianza in età evolutiva. In particolare ha approfondito «tre funzioni cognitive che sono il pensiero, il linguaggio e la memoria e rispetto a questo andremo a vedere alcuni processi che le caratterizzano. Per esempio la confabulazione, la suggestione abilità e il pensiero critico».
Cristina Tilli – assistente sociale e docente all’Università Roma Tre – ha parlato del ruolo dell’assistente sociale nell’ambito della presa in carico di minori vittime di abuso e maltrattamento. «In particolare mi concentrerò su alcuni aspetti, sul passaggio di un contesto spontaneo, di un contesto giudiziario. Sull’importanza della rete e in particolare ovviamente sul tema dell’allontanamento che è un nodo cruciale».
Nella sessione pomeridiana:
Sabina Licursi – professore associato di Sociologia Generale all’Università della Calabria – ha parlato di cosa «serve a promuovere il benessere di famiglie e minori. E in particolare – ha detto – proveremo a dare un’idea delle premesse in termini di conoscenze che bisogna assumere per supportare la genitorialità e quindi del parenting support. Questo significa prendere in considerazione, partire dall’idea che la genitorialità ha sempre a che fare con il contesto sociale in cui viene agita».
Sono intervenuti Marco Grande – avvocato, docente di Diritto processuale all’Università Magna Græcia di Catanzaro – che ha concentrato il suo intervento sulle misure cautelari a tutela dei minori-vittime vulnerabili. Dal primo contatto con l’aautorità giudiziaria allo snodo del procedimento cautelare. E anche Corrado Lo Priore – docente in psicodiagnostica forense all’Università di Padova e alla Scuola Lombarda di Psicoterapia – che ha trattato il tema sugli aspetti psicopatologici e resilienza nelle Child Advers Experience.
Ha concluso quindi la sessione formativa Giovanni Lopez – psicologo della nostra cooperativa e responsabile monitoraggio tecnico del progetto “La Casa di Nilla plus” sostenuto da Con i Bambini – che ha parlato degli «incontri assistiti in spazio neutro, ovvero di quegli incontri che vengono effettuati per garantire la continuità di relazione tra un bambino allontanato dalla propria famiglia perché vittima di situazione di abuso e maltrattamento e i genitori maltrattanti».
Premio nazionale Child
In occasione del Seminario abbiamo presentato il Premio nazionale Child, che in breve è un riconoscimento onorifico che abbiamo istituito per dare lustro alle buone prassi di Istituzioni che operano in ambito amministrativo, giudiziario, sociosanitario o scolastico. E che ha anche lo scopo di incentivare lo sviluppo di idee innovative e di buone prassi capaci di promuovere e migliorare il benessere fisico, psicologico dei bambini e dei ragazzi in Calabria.
Quest’anno abbiamo consegnato la I edizione del Premio nazionale Child al presidente di Con i Bambini Marco Rossi-Doria – che era in remoto – e alla Procura della Repubblica di Catanzaro nella persona della dottoressa Debora Rizza, sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Catanzaro.
In conclusione,
la giornata del 27 maggio è stata una giornata intensa nella quale abbiamo condiviso valori e buone pratiche per dare un senso al nostro percorso. Per contribuire a garantire insieme un approccio multidisciplinare alla gestione del complesso fenomeno dell’abuso e del maltrattamento all’infanzia e all’adolescenza.
In quest’ottica attraverso la nostra attività nel centro la Casa di Nilla, e pur esplicitando con chiarezza il nostro orientamento scientifico, intendiamo collocarci in una prospettiva di confronto e integrazione con altri saperi.
Guarda qui il video-racconto della giornata
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