Un luogo sicuro in cui aprirsi: all’Elba riparte lo sportello d’ascolto Inperformat per genitori, studenti, insegnanti

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Con il passaggio della Toscana a zona rossa lo sportello d’ascolto psicologico nelle scuole dell’Elba è tornato ad essere un servizio di grande rilievo. All’interno del Progetto L’isola che c’è, InPerFormat lo sta realizzando da molti mesi, comprende attività di consulenza educativa e di orientamento e lo sportello d’ascolto nelle scuole dell’Elba.

La scuola rappresenta infatti il punto di incontro tra i  tre importanti protagonisti della società: gli insegnanti, i genitori e i bambini, che ogni giorno interagiscono tra loro, con tutte le loro complessità. Non sono poche le difficoltà che si incontrano quando coloro che comunicano e cercano di capirsi sono soggetti con età così differenti, e con ruoli, punti di vista ed esigenze talvolta così diverse o in conflitto. La presenza di questo sportello in ambito scolastico è volto ad offrire ascolto e consulenza a tutti coloro che condividono l’esigenza di un confronto e una riflessione su temi connessi alla crescita e alle problematiche educative, di integrazione o di dispersione scolastica.

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Lo sportello era già stato attivato a gennaio 2019, presso le scuole del Comprensivo Carducci (Capoliveri, Porto Azzurro, Rio nell’Elba, Rio Marina), anch’esso  partner del progetto. In seguito all’emergenza Covid-19 e alla chiusura delle scuole a Marzo 2019, lo sportello in presenza è stato chiuso ma è rimasto attivo in modalità telefonica o online. Dato il momento difficile, carico di incertezze, il servizio non si è mai interrotto, anche dopo la fine della scuola, permanendo, sempre in modalità online, anche durante il periodo estivo. Attualmente continua ad essere attivo come sportello d’ascolto online e/o telefonico, non solo per il comprensivo Carducci ma anche per il comprensivo Giusti (Campo nell’Elba).

Il servizio, che è tutelato dal segreto professionale, prevede dei colloqui individuali, a cui si accede su appuntamento, rivolti a  insegnanti, ragazzi e famiglie. Lo sportello d’ascolto si rivolge quindi non solo alla comunità educante coinvolta nella crescita e nell’educazione dei minori, ma è indirizzato anche agli stessi studenti della scuola (previo consenso dei genitori).

Lo sportello d´ascolto rappresenta infatti uno spazio in cui i diversi utenti possono esprimere i loro vissuti e le loro incertezze in totale libertà. Un nuovo spazio che permette all’insegnante di prendersi un momento in cui ricevere un supporto nella gestione di situazioni difficili, in cui potenziare le proprie competenze comunicative e relazionali. Uno spazio dove il genitore non solo sia supportato nel rapporto con il figlio ma in cui possa essere accompagnato ad esplorare e potenziare le proprie risorse e abilità genitoriali. Un luogo in cui gli alunni possano accedere per confrontarsi con una figura adulta, alternativa a quella dell’insegnante o del genitore, e che può rappresentare un valido punto di riferimento nel loro percorso di crescita, esplorazione e costruzione di relazioni con coetanei, in una prospettiva di prevenzione del disagio e della dispersione scolastica.

Lo sportello d’ascolto diventa quindi un luogo sicuro in cui aprirsi, non solo per essere supportati in un momento di difficoltà ma anche per ritrovare le proprie risorse, rafforzare le proprie competenze o riuscire a crearne delle nuove, verso un’ottica di sviluppo, di emancipazione e di autonomia.

L’attivazione di uno spazio d’ascolto all’interno del sistema scolastico rappresenta inoltre un’occasione in cui è possibile fare prevenzione rispetto a situazioni di disagio e sofferenza quali fobie scolastiche, disturbi psicosomatici, disturbi alimentari, integrazione di alunni stranieri e a situazioni di rischio come il bullismo o la dipendenza da video-games.

Uno strumento che coinvolge la scuola e la famiglia, e che, pur rivolgendosi e interagendo con il singolo individuo, mira, attraverso lo sviluppo di competenze che facilitano i processi educativi  e relazionali, alla ricostruzione di un contesto sociale che diventa comunità educante.

Viola Fantozzi

dottoressa in psicologia clinica

coordinatrice delle attività di Inperformat Salute Isola d’Elba

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