Moncalieri – Il primo anno di Ip Ip Urrà – Casa Zoe
di chiromechino2
Ip Ip urrà vuole raccontare il primo anno di progetto.
Vuole farlo attraverso il punto di vista di ciascuna delle 10 realtà partner del progetto.
Questa volta tocca a Casa Zoe, Moncalieri.
Casa Zoe a Moncalieri
Casa Zoe è un laboratorio di comunità a misura di tutti e tutte a Moncalieri (Piemonte). E’ un luogo di incrocio, incontro e scambio dedicato all’infanzia e alle famiglie.
Dal 2013 Casa Zoe sviluppa importanti opportunità di crescita per l’età evolutiva e per le famiglie, uno spazio innovativoche integra le attività di nidi, materne e scuole primarie e che ha scelto di mettere al centro del proprio agire il gioco e la creazione di relazioni tra e con le famiglie del territorio, attivando intorno ad essa la collaborazione tra soggetti diversi.
Casa Zoe è una ludoteca. Ma non è mai stata una ludoteca standard. Casa Zoe è prima di tutto uno spazio aperto alla città che costantemente si interroga sull’accoglienza di famiglie più fragili, su pratiche e metodologie volte a raggiungere e a far restare chi in prima battuta è portatore di un bisogno, ma successivamente si scopre risorsa per la comunità di Moncalieri.
Il primo anno di attività a Moncalieri con Ip Ip Urrà
Anche in questo anno particolare, il Progetto ha potuto offrire alle famiglie un supporto e un sostegno dal punto di vista ludico, educativo e sociale. Le attività organizzate, dai laboratori per minori, a quelli genitore-bimbo, dai percorsi sulla genitorialità a quelli incentrati sulla ricerca attiva del lavoro, avevano il fine di creare reti e relazioni affrontando la solitudine dei nuclei familiari soprattutto più fragili, creare opportunità in cui il gioco e lo scambio tra pari fossero rimessi al centro della quotidianità dei bambini.
I principali elementi innovativi
- La sperimentazione di un aggancio delle famiglie fragili “on the road”. Ovvero non solo più attraverso la segnalazione diretta dei servizi sociali, in una modalità di coinvolgimento attivo delle realtà che sul territorio si occupano di fragilità.
- Una prima sperimentazione di un piano di fundraising al fine di far conoscere sul territorio l’associazione Carità senza Frontiere. Il fine: distribuiree beni di prima necessità per la prima infanzia, raccogliere fondi per l’acquisto di quei beni necessari.
- La sperimentazione di nuove modalità di relazione a distanza con le famiglie in particolare attraverso il Gruppo PCP Genitori Consapevoli.
- La collaborazione con attività commerciali del territorio come le librerie, per una buona causa.
Cosa ha prodotto il lavoro in rete insieme agli altri enti
La squadra dei partner nazionali continua ad essere un gruppo coeso. Una rete che ha il piacere e la voglia di collaborare insieme per raggiungere fini comuni.
A Moncalieri abbiamo riflettuto a lungo con gli attori del territorio che si occupano di famiglie in difficoltà (servizi sociali, uffici comunali, associazioni di volontariato e terzo settore) sulle modalità per non far sentire nessun nucleo familiare da solo. Ma anche per dare risposte congiunte sul bisogno di relazione dei più piccoli, per rispondere ai bisogni delle famiglie a noi vicine.
Da questa riflessione sono nate le due attività, “Cambio Passo” e “Cultura a domicilio”, (Azione Cultura del Sospeso) e l’attività “Cammin facendo” (Azione I Talenti). Durante gli aperitivi informativi proposti sono state diverse le associazioni coinvolte a cui è stato raccontato il progetto e con cui sono già state attivate piccole sinergie (ospitalità negli spazi gestiti da Educazione Progetto per attività delle associazioni, aiuto nella diffusione e promozione della raccolta fondi “Cambio Passo”, iniziali proposte di collaborazione).
Per l’attività della Cultura del Sospeso è stato per noi importante il coinvolgimento delle librerie del territorio e dell’ospedale Santa Croce. E’ stato creato di un circuito virtuoso in cui ogni attore con le sue specificità ha messo a disposizione risorse di tempo e spazio per un fine comune, ovvero la promozione della lettura nei più piccoli e della cultura del dono.
Obiettivi
Tutte queste collaborazioni, in alcuni casi già consolidate, in altri ancora da strutturare potranno negli anni a seguire continuare ad alimentare e potenziare la comunità educante territoriale.
L’azione Fuori Gioco, l’Azione I Talenti e l’Azione Cultura del sospeso hanno come fine ultimo la piena fruizione dei servizi educativi. Protagonisti i minori e le famiglie fragili. Cioè a quelle famiglie su cui vorremmo puntare al fine di crescere tutti insieme con le stesse opportunità come comunità.
Alcune mamme sentono Casa Zoe il luogo in cui trovare operatori di cui fidarsi. Quello spazio in cui sembra che la distanza con i Servizi istituzionali venga parzialmente colmata.
L’impatto sul territorio del progetto Ip Ip Urrà
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