21 Marzo – Azioni di pace
di chiromechino2
Otto eventi in otto città per una primavera di rinascita
La rete “Ip Ip Urrà” in campo per piantare nuovi alberi con le mani dei bambini
Dal 19 a 27 marzo incontri, letture, passeggiate e laboratori per tutte le età
Un albero da piantare per una primavera di rinascita e di cammino verso la crescita nei pieni diritti, a partire da quelli della prima infanzia. Un albero di pace contro la guerra che dal 24 febbraio ha fatto piombare il mondo in un nuovo disastro dopo il drammatico biennio della pandemia. È questo il senso dell’iniziativa nazionale del progetto “Ip Ip Urrà – Infanzia Prima”, selezionato dal fondo di contrasto alla povertà minorile dell’impresa sociale Con i bambini, che il 21 marzo promuove questa manifestazione in contemporanea in otto città da Sud a Nord. L’evento mobilita tutti gli enti partner del progetto che ha come capofila l’associazione Chi rom e…chi no di Scampia, a Napoli. Una manifestazione che unisce in un gesto simbolico il grido contro la violenza della guerra, delle mafie e del razzismo partendo dalle prime vittime di tutti questi crimini: i bambini e le bambine in ogni luogo.
La scelta del 21 marzo non vuole essere solo una celebrazione dell’inizio della primavera, perché in questa giornata si celebrano due importanti appuntamenti: la memoria delle vittime innocenti di mafia e la giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale.
A Napoli, presso l’Istituto comprensivo Eugenio Montale, partner del progetto “Ip ip Urrà”, i bambini dell’Econido tra i 18 e i 36 mesi e le loro famiglie – nell’ambito dell’azione “i Talenti dei grandi e dei piccoli” – metteranno a dimora un albero negli spazi della struttura, dove sarà inoltre affisso un manifesto con un inno alla pace realizzato dai bambini tra i 3 e i 6 anni.
A Firenze, sabato 19 marzo presso la Ludoteca Carrozza di Hans del Comune, nell’ambito del progetto “La Cultura del Sospeso”, si terrà un evento dal titolo “Tante storie in un seme”, che prevederà le letture di albi illustrati sui temi della semina, degli alberi e della natura. Durante l’evento sarà piantato un albero da frutto insieme alle famiglie del quartiere, per simboleggiare i sentimenti di speranza e resilienza.
A Moncalieri, nella città metropolitana di Torino, il laboratorio di comunità Casa Zoe proporrà tre eventi, partendo proprio dal primo giorno di primavera, incentrati sull’accoglienza, l’accettazione dell’altro e l’ambiente: lunedì 21 marzo, durante la ludoteca mattutina, si terrà l’attività di lettura di un albo illustrato che affronta i temi della pace e della lotta alle discriminazioni, e con le famiglie presenti sarà piantato nel giardino un albero che riporterà una piccola targhetta su cui sarà incisa la poesia “Promemoria” di Gianni Rodari. La programmazione proseguirà sabato 26 marzo, dalle 10.00 alle 12.00, presso il Parco delle Vallere, con una passeggiata pedadogica dedicata ai genitori di bambini fino ai 5 anni, con attività outdoor a loro dedicate. La mattinata si concluderà con una colazione al parco e un laboratorio per festeggiare l’arrivo della primavera. Ancora, domenica 27 marzo si terrà una gita al Parco delle Meraviglie di Sant’Ambrogio, parco sensoriale situato ai piedi della Val Susa, realizzata nell’ambito del progetto Cultura del Sospeso.
A Ranica, comune nella ValSeriana, presso il Centro Culturale Roberto Gritti, le famiglie del territorio si riuniranno per piantare un albero in un evento partecipato che proseguirà, durante la mattinata, con letture di albi illustrati e un laboratorio dal titolo “Un seme per l’uguaglianza e la pace”.
A Messina, presso il Giardino delle Zagare, a partire dalle 17.00, i bambini e le bambine del centro socio-educativo Il Melograno di Fondo Saccà, accompagnati dai genitori e dalle educatrici, celebreranno la giornata internazionale contro tutte le discriminazioni e la XXVII Giornata della Memoria e dell’impegno in favore delle vittime innocenti di tutte le mafie promossa dall’Associazione Libera, piantando fiori e essenze nel giardino prospiciente lo spazio gioco. Nel corso del pomeriggio saranno letti alcuni brani di letteratura dedicata all’infanzia sui temi dell’accoglienza, della pace e della giustizia sociale.
A Genova, nei Giardini Rotondi/Sestiere del Molo, alle 16.30, la Cooperativa Mignanego/Nido Vico Rosa pianterà un albero di melograno e darà vita a un’azione di guerrilla gardening nel quartiere: saranno infatti acquistate 50 primule e margherite perché i bambini che parteciperanno all’iniziativa possano piantarle.È stato scelto il melograno perchè, oltre che simbolo di abbondanza, “un altro significato del Melograno è la fratellanza e l’unità dei popoli: gli arilli che si tengono stretti e uniti dentro alla dura buccia del frutto sono l’immagine che, da sempre, evoca un significato positivo anche per la collettività.”
A Lecce, l’associazione culturale Fermenti Lattici realizzerà la sua iniziativa mercoledì 23 marzo, nell’ambito del laboratorio “Fiori”: sarà piantato un albero nel giardino della biblioteca comunale L’Acchiappalibri, e seguiranno la realizzazione di una mappa tattile della natura circostante e letture a tema.
A Pioltello, nella città metropolitana di Milano, la Libera Compagnia Arti e Mestieri Sociali collaborerà ad un’iniziativa organizzata dall’Associazione Genitori Lilliput, programmata per lunedì 21 marzo alle 17.00. I partecipanti si ritroveranno in uno dei giardini simbolo del Satellite, il quartiere di maggiore attività del progetto, pianteranno insieme un univo e lanceranno “bombe di semi” realizzate collettivamente nei giorni precedenti.
Barbara Pierro, dell’associazione Chi rom e…chi no, dichiara: “La guerra in ogni dove e in ogni tempo è un abominio dalle terribili conseguenze, non sempre e chiaramente misurabili. Di fronte a quanto accade sentiamo importante prendere una posizione in nome della solidarietà tra i popoli, costruendo ponti di accoglienza a favore di tante mamme e bambinə in arrivo dall’Ucraina affinché con ‘Ip Ip Urrà’ possiamo essere un humus per tanti semi di speranza che non dobbiamo smarrire in questi tempi così difficili.
‘Ip Ip Urrà’ è un progetto nazionale che si sviluppa in 10 regioni italiane, coinvolgendo oltre 22 tra enti e organizzazioni con l’associazione Chi rom e…chi no in qualità di soggetto responsabile. Il progetto lavora alla creazione di spazi in cui i bambini e le bambine possano attivare e nutrire aspirazioni e desideri, gli adulti trasformare il talento nascosto in valore da mettere a frutto nel proprio percorso di vita, sperimentando il fare con e per gli altri. Sviluppa processi di crescita, partecipazione e reciproca solidarietà tra le famiglie.
Mette al centro di tutte le strategie l’informalità, il gioco, i talenti e la cultura del sospeso, partendo dalla potenza degli incontri e del lavoro di rete. Giocare all’aria aperta e negli spazi pubblici, fare insieme genitori e figli, partecipare a eventi culturali e opportunità educative a cui avvicinarsi liberamente e gratuitamente, nei parchi, nelle piazze, nelle nostre periferie, per riscoprire la forza educativa della famiglia, favorendo un atteggiamento di ricerca e di riflessione sul ruolo genitoriale e di adulti consapevoli, scoprendo la bellezza dell’agire collettivo, con un progetto unico, indirizzato al bene comune (cofinanziamento comunitario, reciprocità e cultura del dono)”.
Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org.
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