Trenta laboratori per quasi trecento allievi: successo delle scuole e di Im-Patto Digitale

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L’origami per imparare la geometria, lo storytelling per potenziare la lingua inglese, i computer per migliorare materie di indirizzo come il design o la moda. Sono approcci insoliti quelli scelti dai laboratori promossi dal progetto Im-patto Digitale per gli allievi delle scuole medie e superiori lodigiane.

Da novembre fino a giugno 286 ragazzi e ragazze hanno frequentato questi incontri pomeridiani, pensati per aiutarli a migliorare la loro vita scolastica. Nel complesso sono stati attivati 30 laboratori in dieci diverse scuole, che hanno coinvolto 286 ragazzi di scuola, di cui 121 di origine straniera. I laboratori sono stati proposti dalle scuole e poi vagliati dell’equipe di Im-patto Digitale che li ha approvati e finanziati. E poi ha sostenuto i costi di materiali e specialisti, in modo che fossero gratuiti per gli allievi. All’iniziativa hanno partecipato quattro scuole secondarie superiori e sei scuole medie. Il Cfp consortile di Lodi ha attivato 3 laboratori; l’istituto secondario Merli di Codogno 4; l’istituto Volta di Lodi ben 11 e l’Einaudi di Lodi due. Per le scuole medie, hanno partecipato Mulazzano con 3 laboratori, Caselle Lurani con due, la scuola Morzenti di Sant’Angelo con uno, la scuola media Cazzulani di Lodi con due e quella di Borghetto Lodigiano con due.
I laboratori puntavano a fare acquisire competenze scolastiche con una modalità alternativa, talvolta anche ludica. E hanno ottenuto risultati molto positivi” racconta Ramona Negri, psicologa che ha seguito questa iniziativa – . L’idea era quella di far acquisire ad alcuni adolescenti e ragazzi delle competenze scolastiche e di rafforzare il loro rendimento scolastico, ma anche di coinvolgere gli allievi che mostravano qualche difficoltà in ambito comportamentale e di relazione”.  All’iniziativa hanno partecipato altri due partner del progetto: l’associazione Amici dell’Istituto Merli e l’Ufficio scolastico provinciale.

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