Laboratori HortiCultura ispirati a “La natura nell’educazione” della Montessori

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Nel 1909 Maria Montessori pubblicò il libro “Il metodo della pedagogia scientifica applicato nelle Case dei Bambini”, dedicando un intero capitolo a “La natura nell’educazione”, considerandola uno degli elementi più importanti da utilizzare nella realtà scolastica. Maria Montessori aveva intuito, già all’inizio del secolo scorso, il legame speciale che esiste tra infanzia e natura spiegando come essa possiede immense potenzialità educative. Nel 1950 in uno dei suoi scritti più significativi “La scoperta del bambino” ha esteso i benefici dell’educazione in natura fino all’adolescenza scrivendo così i paradigmi su cui ha costruito il percorso di apprendimento del ragazzo Montessori. Il programma di riforma per la scuola secondaria da lei ispirato è conosciuto con il titolo “ The Erdkinder-I fanciulli della terra”.

La Natura da vivere

Leggendo le pagine de “La scoperta del bambino” è chiaro che esiste un evidente contrasto tra la vita naturale e quella dell’uomo civilizzato. La vita voluta dal progresso costringe l’essere umano a delle rinunce rispetto alle sue naturali inclinazioni condizionando lo sviluppo infantile. Maria Montessori era, tra l’altro, anche una neuropsichiatra infantile e dimostrò ampiamente i benefici psicologici, ma anche fisici, legati al benessere che i bambini e gli adolescenti, provavano a contatto con la natura. Il bambino, afferma la Montessori, ha bisogno di vivere naturalmente, di “vivere” la natura e non soltanto di conoscerla, studiandola o ammirandola. Ciò significa che il bambino deve fare esperienza nella natura ma deve farlo vivendola. In tal modo è stato organizzato tutto il progetto di creazione dell’orto che porta il bambino dalla preparazione del terreno alla raccolta dei frutti.

Il mondo è tutto attaccato

Fondamentale è l’alternarsi delle stagioni che pone l’osservatore a registrare i cambiamenti che sotto i suoi occhi si verificano. Ad annotare e registrare i tempi con cui questi cambiamenti avvengono rallentando di conseguenza i ritmi frenetici che scandiscono la nostra quotidianità. Il bambino che vive la natura, comprende presto che “Ogni cosa è strettamente collegata su questo pianeta e ogni particolare diventa interessante per il fatto di essere collegato agli altri. Possiamo paragonare l’insieme ad una tela: ogni particolare è un ricamo, l’insieme forma un tessuto magnifico” (Dall’infanzia all’adolescenza). La vita si mantiene attraverso rapporti di interdipendenza; ogni cosa è intrecciata con le altre e i bambini possono farne esperienza attraverso l’osservazione della vita che si svolge, ad esempio, in un orto.

I laboratori di HortiCultura ispirati dagli strumenti della Montessori

L’ordine degli spazi, la classificazione delle attività, il gioco e la scoperta, gli strumenti specifici indicati dalla Montessori, hanno ispirato i laboratori di HortiCultura: i bambini che vivono molto lontani dalla natura e hanno poche occasioni di entrare in intimo contatto con essa, di avere una diretta esperienza della natura potranno con questo progetto acquisire nuove competenze.

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