S-connessi: la tecnologia contro la dipendenza digitale

di

La tecnologia contro la dipendenza digitale

Nel precedente blog (DigiLab! Un luogo in cui confrontarsi, dialogare e approfondire il mondo digitale) abbiamo analizzato che cosa sono le dipendenze digitali. Oggi desideriamo proporre una piccola discussione su come ci si disconnette da internet, migliorando la concentrazione e favorendo sempre di più attività sociali e all’aria aperta.

Ma prima facciamo una breve introduzione!

Nell’era digitale, la dipendenza da internet e dai dispositivi connessi è diventata una preoccupazione crescente, influenzando negativamente la salute mentale e fisica degli individui. Fortunatamente, emergono sempre più tecnologie assistive progettate per aiutare gli utenti a gestire meglio il loro tempo online e a ridurre la dipendenza. In questo post, esploreremo alcune di queste tecnologie e presenteremo case studies che illustrano la loro efficacia. Le tecnologie assistive sono applicazioni o dispositivi che monitorano l’uso della tecnologia e aiutano gli individui a mantenere un equilibrio salutare.

Andando nel dettaglio ecco alcuni esempi significati:

  •  applicazioni come stay focused e forest aiutano gli utenti a monitorare e limitare il tempo trascorso sui dispositivi. Queste app offrono funzionalità che bloccano l’accesso a siti web e dopo il raggiungimento di limiti giornalieri preimpostati;
  • un altro esempio che tutti noi abbiamo a disposizione sul nostro telefono è l’applicazione benessere digitale (su Android) o tempo di utilizzo (su Apple). Basta andare sulle impostazioni e possiamo limitare l’uso delle app o impostare la modalità non disturbare;
  • altri strumenti come cold turkey e freedom permettono di bloccare l’accesso a determinati contenuti che possono favorire la dipendenza digitale, promuovendo periodi di lavoro o studio liberi da distrazioni;
  • oppure possiamo usare i wearable devices, dispositivi indossabili che monitorano i livelli di attività fisica e incoraggiano movimento e interazioni fuori dallo schermo, aiutando così a ridurre il tempo trascorso in ambienti digitali.

L’integrazione delle tecnologie assistive nella nostra vita quotidiana rappresenta un passo fondamentale verso la mitigazione degli effetti negativi della dipendenza digitale. Questi strumenti non solo offrono un supporto tangibile per limitare il tempo di esposizione e l’interazione con dispositivi e piattaforme digitali, ma promuovono anche una maggiore consapevolezza del proprio comportamento online. Attraverso l’uso di app per il monitoraggio dell’uso, filtri di contenuto e dispositivi indossabili, gli individui possono riacquistare controllo e bilancio nella loro interazione con la tecnologia, aprendo la strada a uno stile di vita più equilibrato e salutare.

Un ringraziamento va anche ad UNIMC che insieme a tutto il team del progetto HOBNOB collaborerà nelle attività del #DigitLAb!

Regioni

Ti potrebbe interessare

La co-progettazione nel progetto HOBNOB: i tavoli di lavoro

di

Nell’ambito del progetto HOBNOB, la fase di progettazione partecipata ha rappresentato un momento cruciale per l’analisi dei beneficiari, dei bisogni e delle...

HOBNOB: dall’io onnipotente al “noi” contro la «povertà educativa»

di

I recentissimi fatti di violenza giovanile accaduti a Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio, e la diffusione e l’uso sempre più marcati...

ROAD: andiamo incontro ai ragazzi

di

Le attività educative possono svolgersi in luoghi formali o informali, in contesti più strutturati o meno strutturati. Nel progetto HOBNOB è prevista...