G.O.A.L.S. segna le prime reti contro la dispersione scolastica
di Paolo Ferranti
Il mese di Ottobre è stato il trampolino di lancio del progetto G.O.A.L.S.
Quando si dà il via a un piano di attività così ampio si inizia sempre con un brivido di adrenalina: tutta la nostra squadra si è attivata immediatamente per dare la giusta visibilità al progetto, a partire dall’organizzazione delle conferenze stampa.
Un punto fondamentale che ci eravamo prefissati di raggiungere era infatti la creazione di un piano sinergico con le istituzioni del territorio, e da lì siamo partiti. Cercando la collaborazione di amministrazioni comunali, istituti scolastici, enti ecclesiastici e cooperative sociali, abbiamo strutturato 4 rassegne stampa nei principali comuni coinvolti: Macerata, Civitanova Marche, Fermo e l’are aGrottammare-San Benedetto del tronto.
L’obiettivo era uno: dare più risonanza e visibilità all’evento, in modo da coinvolgere un target più ampio possibile.
Anche un pubblico trasversale poteva infatti essere un portatore di interessi: non solo i ragazzi e le loro famiglie, ma anche tutti coloro che sono costantemente a contatto con i ragazzi potevano proporsi autonomamente per cercare di arginare il fenomeno del disagio giovanile.
L’impresa è riuscita: dalle rassegne stampa sono nati 5 articoli sulla cronaca locale (il Corriere Adriatico, il Resto del carlino etc) e 5 articoli su quotidiani online del territorio marchigiano (Picchio News, Cronache Maceratesi, Cronache Fermane e Riviera Oggi), che hanno portato numerosi enti, associazioni sportive e oratori di zona a interessarsi a questa delicata problematica.
In molti hanno chiesto maggiori delucidazioni su come partecipare ai tavoli di impatto collettivo, e siamo stati piacevolmente stupiti da una risposta così propositiva anche da parte degli enti non inizialmente coinvolti.
Abbiamo quindi dato il vero calcio d’inizio del progetto a inizio Novembre, iniziando a collaborare con le scuole per attivare i vari laboratori e corsi in programma.
https://www.youtube.com/watch?v=ZnbcS_taSK4&feature=youtu.be
I primi interventi operativi
Per prima cosa siamo partiti dal liceo Classico Giacomo Leopardi di Macerata e dall’Istituto scolastico in Via Ugo Bassi di Civitanova Marche, avviando le seguenti attività: Metodi, Sportello di Ascolto, Coaching e Info Job.
Questi incontri erano il punto di partenza su cui iniziare a strutturare l’intero programma: si tratta infatti di attività “civetta” del progetto G.O.A.L.S., che comprendono il potenziamento scolastico degli studenti, il loro supporto psicologico e una modalità di orientamento scolastico e lavorativo.
Anche a Fermo le attività hanno preso il via, grazie alla collaborazione con l’Oratorio San Carlo di Fermo, partner di progetto.
Qui il sostegno di Don Michele è stato davvero fondamentale: da anni l’oratorio è un punto fermo per i ragazzi del quartiere, e utilizzarlo come sede per le nostre attività è stata la mossa vincente per coinvolgere ragazzi di ogni età, attirando tutti gli istituti scolastici di Fermo in una sinergia propositiva e vincente.
L’obiettivo di tutte le attività in programma è infatti quello di fare “rete” attorno ai ragazzi, sensibilizzando l’intera comunità a un problema così complesso e delicato.
A Macerata le attività si sono focalizzate anche presso il Centro Orizzonte, con laboratori e attività dedicate ai ragazzi più fragili, come quelli con i disturbi di apprendimento o di comportamento DSA e BES.
Nel territorioni di Grottammare e San Benedetto sono state avviate le azioni Metodi, Sportello di ascolto per ragazzi e famiglie, helpme-educativa di strada, il coaching 1-2° grado, batti 5 genitori e figli lab. I luoghi di intervento sono stati il Centro pomeridiano ‘La contea’ e la scuola libera ‘Gilbert Chesterton’ di San Benedetto gestiti dalla coop. ‘Capitani coraggiosi’. A grottammare le attività hanno interessato lo spazio pomeridiano dell’Istizione Povera Costante Maria.
In questo modo abbiamo voluto coinvolgere il tessuto giovanile del nostro territorio a 360°, partendo dalle scuole ma terminando anche negli angoli più bui e tristemente isolati della società.
Per ora il nostro progetto sta espandendosi ogni giorno di più, e gli enti con cui stiamo collaborando sono piacevolmente stupidi dalla risposta propositiva dei ragazzi e delle loro famiglie.
Ora che ci avviciniamo alla fine dell’anno siamo ancora più motivati a restringere il cerchio, in modo da dare inizio a tutte le attività in programma entro l’inizio del nuovo anno.
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