“Da soli si va veloci, insieme si va lontani”: GOALS incontra la Cooperativa scolastica “ArtE in pasta”

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Prima di interrompere le azioni del progetto G.O.A.L.S. all’interno degli istituti scolastici partner, come conseguenza delle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus sull’intero territorio nazionale, aveva preso vita un percorso a carattere etico con la scuola secondaria di primo grado “Annibal Caro” di Civitanova Marche, partner di progetto. La finalità dei laboratori inseriti nell’azione “Etica e Responsabilità sociale” è quella di promuovere tra i ragazzi la cultura del dono, della solidarietà, intesi come atteggiamenti responsabili nei confronti di problematiche attuali, quali povertà, nuove povertà e rispetto dell’altro. L’intenzione è quella di proporre il volontariato attivo come metodo di costruzione di un modello etico e responsabile, attraverso focus e laboratori per ragazzi. Vogliamo sensibilizzare i ragazzi a valori universali quali gratuità, non spreco, cultura del dono e cittadinanza attiva per la costruzione del bene comune.

Con questi obiettivi la Cooperativa IL FARO di Macerata (ente capofila) selezionato, in maniera concertata con i docenti della scuola Annibal Caro, la classe I° E come motore di sensibilizzazione per i coetanei in quanto questi alunni hanno già costituito  una vera e propria Cooperativa dal nome “ArtE in pasta” (parte del progetto “ Crescere nella Cooperazione”), la cui attività di promozione sociale è incentrata sull’evitamento dello spreco alimentare ed sul donare ai più bisognosi.

Il percorso è stato strutturato sulla base di 3 macro aree: un incontro in classe con un testimonial, il giornalista Adolfo Leoni; una visita presso la struttura della Caritas cittadina e in ultimo, un’azione di sensibilizzazione scolastica con l’obiettivo di organizzare la raccolta di prodotti da donare alle famiglie indigenti della comunità, che sarebbe coincisa con la settimana del “donacibo” durante il periodo Quaresimale.

Il giorno 15 febbraio il giornalista e volontario locale del ”Banco di Solidarietà”  Adolfo Leoni, ha incontrato la I° E, una classe di giovani “cooperatori”, per parlare di spreco alimentare, condivisione, convivialità, ma anche di filantropia, volontariato, gratuità, sostenibilità economica ed ambientale. I ragazzi hanno partecipato mostrando attenzione, sensibilità e curiosità.

Col proverbio africano “Da soli si va veloci, insieme si va lontani” riportato da Leoni, si è voluto condividere con gli alunni la bellezza del poter ottenere risultati migliori se si fa un lavoro condiviso e ci si sostiene a vicenda, supportando l’altro non solo nei momenti di difficoltà ma anche nei momenti di normale quotidianità.

La settimana successiva i ragazzi hanno potuto visitare la struttura della Caritas Cittadina, incontrare la referente Barbara Moschettoni ed alcuni ospiti e volontari della struttura. I ragazzi hanno potuto fare esperienza diretta di quali servizi vengono messi a disposizione da questo organismo episcopale per il supporto delle persone in difficoltà e che tipologia di aiuto possono ricevere in quella sede: un pasto caldo presso la mensa che può ospitare fino a 35 persone, la consegna o il ritiro dei pacchi alimentari, procurarsi vestiti e/o scarpe, un supporto economico, un sostegno psicologico e, nei casi più complessi, anche un alloggio per trascorrere la notte. Con tale esperienza svolta nel loro territorio, i ragazzi hanno potuto prendere coscienza dell’importante lavoro svolto dai volontari, senza i quali molti bisogni rimarrebbero insoddisfatti, ma soprattutto della generosità e attenzione che deve essere prestata nella riduzione degli eccessi e degli sprechi quotidiani.

Il percorso degli alunni della I° E sarebbe dovuto proseguire con la strutturazione di un percorso di sensibilizzazione, facendo leva sulle loro potenzialità di veri e propri peer educator, per gli altri alunni dell’istituto Annibal Caro, promuovendo le nozioni acquisite e sponsorizzando la raccolta alimentare, durante la settimana del donacibo che si sarebbe dovuta svolgere proprio questa settimana.

Purtroppo il percorso è stato interrotto dall’emergenza umanitaria legata al coronavirus che ha causato la sospensione delle attività scolastiche.

Ma questo è solo un arrivederci, siamo sicuri che il tempo non inficerà sul valore delle intenzioni di questi ragazzi e ci ritroveremo, quando riprenderanno le lezioni, con maggiore voglia di essere parte attiva di una comunità che sta soffrendo senza distinzioni. Questa emergenza sanitaria, la più democratica nel suo dilagare, accentuerà sicuramente la voglia di essere più responsabili nei confronti del prossimo e dei più bisognosi.

 

 

 

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