Il coraggio è il fuoco, il bullismo è il fumo

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Purtroppo nella società in cui viviamo sono sempre più frequenti atti di bullismo e cyber-bullismo e combattere per reprimerli sta diventando ogni giorno più difficile. Non esiste una sola risposta al ‘perché il bullismo’. Esiste però un modo per affrontarlo: avere coraggio e lavorare sulla prevenzione del fenomeno. Come afferma il celebre scrittore Benjamin Disraeli: ‘il coraggio è il fuoco, il bullismo è il fumo’. Le formatrici e le psicologhe dell’associazione Osservatorio di Genere di Macerata, partner del progetto G.O.A.L.S. (il cui ente capofila è IL FARO Società Cooperativa Sociale di Macerata), responsabili dell’azione “Bulli e Pupe” , cercheranno di portare nelle scuole, anche quest’anno, questo messaggio “Più coraggio e più informazione e consapevolezza nei ragazzi, nei loro docenti e nelle famiglie sempre più impegnate nel difficile ruolo genitoriale in quest’epoca in cui la tecnologia si fa più presente e più pesante nella vita quotidiana di tutti.”

Nelle scuole partner verranno portati avanti nuovi incontri di sensibilizzazione e conoscenza sulle tematiche relative al bullismo, alle dipendenze e alle nuove  dipendenze tecnologiche con gli insegnanti, i ragazzi e le  famiglie.  Verranno svolti nuovi cicli di lezioni con i ragazzi, al fine di indagare il grado di conoscenza del tema e affrontare i bisogni attraverso interviste e questionari valutativi. Ci sarà poi una restituzione del lavoro svolto ai genitori, cercando di coinvolgerli come parte attiva nella soluzione di queste dinamiche diffuse, difficili da scoprire e da debellare.

 

La modalità d’attuazione sarà strutturata con incontri classe svolti a scuola per sviluppare la  coscienza  dell’importanza  di  una  dimensione  individuale  ben definita,  in  modo  da  poterla  riconoscere  e  valorizzare  anche  negli  altri  e quindi   rispettarla. Successivamente a questi focus, verrà sviluppato un percorso laboratoriale differente a seconda della fascia d’età dei ragazzi. Un laboratorio di Stop-Motion con gli student delle scuole secondarie di I grado e uno di Fototerapia e Fotografia Soggettiva con i ragazzi delle scuole secondarie di II grado.

Nell’azione-intervento d’aula, condotta dalle formatrici Silvia Casilio e Claudia Santoni, l’obiettivo principale sarà quello di indagare il fenomeno del bullismo nella scuola e di avviare degli incontri di riflessione con la classe sui comportamenti nella relazione di gruppo e sul ruolo del digitale nella loro socializzazione.

Per le attività laboratoriali, la metodologia varierà, così come varieranno gli esperti. Con la Fototerapia e la Fotografia Soggettiva, attività condotte da Simona Muscolini, fotografa e Silvia Ierasi psicologa clinica, l’obiettivo del laboratorio non sarà pedagogico-informativo ma formativo-esperienzale. Si cercherà di far lavorare gli studenti sull’importanza di coltivare una propria dimensione individuale in modo da poterla riconoscere e valorizzare anche negli altri e quindi rispettarla. Seguendo un percorso che va dall’esplorazione di sé stessi si passerà alla relazione con gli altri, alla proiezione nel futuro personale alla riflessione corale con le famiglie.

Il laboratorio di Stop-Motion, condotto da Elena Borioni, si articolerà in 3 incontri e avrà come output la realizzazione di un video/corto-metraggio dove i ragazzi avranno la possibilità di sviluppare, in modo creativo, delle riflessioni riguardo il bullismo. È stato scelto tale metodo di produzione perché, oltre ad essere di grande attualità, parla attraverso un linguaggio fortemente giovanile, coniugando il mondo digitale ed interattivo, entrato ormai nella quotidianità dei giovani, con un metodo creativo intrigante ed innovativo.

Il  fulcro  di  questa  attività  è  quello  di  guidare  il  ragazzo  alla grande avventura dell’uomo protagonista, un “io che scopre” e che per farlo tiene conto sia del proprio sè, dei talenti, delle competenze e delle aspirazioni, sia della realtà circostante.   L’azione di sensibilizzazione intende fornire le competenze necessarie per sostenere lo studente in questa sfida, approfondendo il contesto nel quale si trova a vivere e accompagnandolo alla scoperta della propria personalità e dei tratti unici e irripetibili che lo caratterizzano. Vogliamo costruire un ponte stabile tra i ragazzi e la realtà  prevenendo l’inevitabile isolamento che si presenterebbe qualora le difficoltà non fossero affrontate adeguatamente. Come obiettivo ci proponiamo di migliorare la loro qualità di vita a scuola, in famiglia e nel gruppo dei pari.

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