Scampia: col nido Spago il futuro si tinge di rosa

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Spaccio di droga, camorra, abusivismo abitativo: tutto il nero di Scampia, quartiere della periferia nord di Napoli. Difficile vivere qui? Certo… Difficile crescere qui? Sì, forse ancora di più. Ma Scampia non è solo nera, come i fatti di cronaca di cui spesso è teatro.

Grazie al nido Spago – gestito dall’Associazione Celus e partner del progetto “Servizi 0-6: passaporto per il futuro” promosso da Fondazione Missione Bambini e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – a Scampia il futuro di tanti bambini si sta tingendo di rosa.

“Io sono nata e cresciuta qui”, ci racconta Imma, 22 anni, mamma di uno dei bambini che frequentano il nido. “Scampia è conosciuta come la città della droga, ma non è solo questo. Mio figlio Renato frequentando il nido ha una possibilità che io non ho avuto. E io sono certa che ricevendo un’educazione di qualità fin dai primi anni di vita, non prenderà la strada della criminalità…”. Imma continua il suo racconto: “Mio figlio ha fatto velocemente notevoli progressi: da quando frequenta il nido ha iniziato a parlare, in italiano, socializza con gli altri bambini, è sereno”.

L’anima e il cuore del nido Spago è Suor Edoarda, 69 anni, originaria della provincia di Brindisi. Energica ma dolce, determinata ma al tempo stesso paziente: tutte qualità maturate in 30 anni di vita a Scampia, sempre in prima linea per i bambini. “All’inizio quando sono arrivata qui – ci racconta – la situazione era molto peggiore rispetto ad ora. Negli anni ’90 la mattina facevo il giro di scantinati e box di alcuni palazzi popolari del quartiere: certe famiglie ci vivevano lì dentro, in modo abusivo… li chiamavano “scantinatisti”. Io andavo a prendere i bambini, per portarli a scuola… le famiglie si disinteressavano completamente della loro educazione. Mi ricordo di una volta che entrando in uno di questi box trovai due bambine sveglie, sedute sul letto a guardare la televisione. Portai con me le bambine, a scuola… i genitori, addormentati nel letto, non si accorsero di nulla”.

Oggi per fortuna i bambini non è più necessario andare a prenderli a casa. “Il nostro nido è frequentato attualmente da 21 bambini – commenta Suor Edoarda. Vivono tutti qui a Scampia e hanno accesso al servizio pagando una retta molto bassa, anche grazie al sostegno di Mission Bambini. Le famiglie non potrebbero permettersi di pagare una retta normale, molte hanno difficoltà economiche: qualche mamma lavora, anche perché può lasciare il figlio qui, ma parliamo sempre di occupazioni precarie”.

Sul territorio del Municipio VIII di Napoli, che comprende il quartiere di Scampia oltre a Chiaiano, Piscinola e Marianella, sono presenti 7 asili nido, tutti pubblici tranne il nido Spago. Considerando anche la scuola dell’infanzia, solo 1 bambino su 10 di quelli che vivono in questo territorio frequenta un servizio per l’infanzia. Un dato molto basso, se confrontato con l’obiettivo europeo di 1 bambino su 3, o anche solo con la media italiana di poco più di 1 bambino su 5.

Scampia non sarà nera. E non è neanche bianca, perché i problemi rimangono. Ma grazie al lavoro quotidiano di Suor Edoarda e delle due educatrici che sono con lei, davvero il futuro di tanti bambini qui si sta tingendo di rosa.

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