Le attività di Binaria nel 2019. O almeno un assaggio…

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Una mostra interattiva, laboratori per i piccoli sull’arte moderna, attività creative, letture a voce alta, formazioni per insegnanti, spazi dedicati alla genitorialità maschile… Queste sono solo alcune delle attività intraprese quest’anno a Binaria nell’ambito di E se diventi Farfalla, progetto selezionato dalla Fondazione Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

 

Laboratori d’arte Grazie all’illustratrice Pia Taccone il nostro spazio bimbi si è aperto all’arte moderna e contemporanea con un ciclo di incontri dal titolo provocatorio Potevo farlo anch’io. Un percorso per avvicinare i più piccoli all’arte astratta, ispirando le attività ai grandi protagonisti dell’arte non figurativa come Picasso, Matisse, Chagall e Kandinskj.

Letture a voce alta Alle attività artistiche abbiamo affiancato settimanalmente laboratori di letture a voce alta per creare un legame saldo e duraturo tra il percorso di formazione dei bambini e il mondo del libro e della lettura. L’obiettivo è favorire l’accesso al libro come strumento di conoscenza, con un’attenzione particolare a chi da questo accesso è escluso.

 

Laboratori papà-bimbo I sabati mattina continuano invece ad essere caratterizzati da attività dedicate alla genitorialità maschile con uno spazio, chiamato papà-bimbo, pensato proprio per i piccoli e i loro papà. Sperimentarsi, giocare e crescere insieme: queste le tre parole d’ordine.

Spazio bimbi 0-6 anni Un ulteriore spazio dedicato al rapporto bimbo-adulto di riferimento è quello del lunedì pomeriggio: non solo genitori, ma anche zii, nonni…  Momenti di creatività e gioco dedicato alla famiglia in senso allargato, riconoscendo implicitamente la ricchezza delle diverse agenzie educative.

Formazioni per insegnanti E tra le agenzie educative c’è anche la scuola: nei primi sei mesi del 2019 due sono stati i momenti di formazione con gli insegnanti. Il primo, con la psicologa e psicoterapeuta Maria Varano, è stato dedicato alla fiaba. Come sottolinea il testo Morfologia della fiaba di Vladimir Propp, le fiabe non solo hanno una omogeneità strutturale (riscontrabile nei testi occidentali così come in quelli delle società tribali) ma posseggono anche una struttura che è modello di tutte le narrazioni. Di qui l’idea di fare della fiaba uno strumento educativo cardine.

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Il filo rosso del 2019La seconda formazione si è tenuta invece con il grande artista proveniente dal Kurdistan iracheno Fuad Aziz. Al centro del suo intervento l’arte e l’educazione interculturale che hanno rappresentato il filo rosso che ha legato le attività di Binaria del 2019. Protagonista assoluto di questo percorso, che ci piace chiamare avventura, è il libro Di qua e di là dal mare – Filastrocche migranti del maestro Carlo Marconi per le Edizioni Gruppo Abele. Un libro che cerca di spiegare la migrazione, anche nelle sue estreme conseguenze, ai bambini.  Come ci è riuscito Carlo Marconi? Dando vita, insieme ai suoi alunni, a ventuno filastrocche, una per ogni lettera dell’alfabeto accompagnate da un’illustrazione d’autore sul tema.

Mostra interattiva Alcuni degli artisti che hanno collaborato al libro sono stati ospiti dei nostri laboratori per la fascia 0-6 anni come Giulia Orecchia, Arianna Papini e Fuad Aziz. Ma soprattutto dal libro è stata tratta una mostra interattiva, realizzata con la consulenza del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, inaugurata il 4 maggio e visitabile fino al 31 luglio. La mostra, che ha l’obiettivo di aiutare i più piccoli a comprendere le migrazioni, prevede sei tappe gioco/riflessione:

  • A come Addio: una casetta accogliente e bella che qualcuno è stato obbligato a lasciare
  • G come Girotondo: una tenda/mondo rivestita con tante magliette. La tenda ha due aperture atte a simboleggiare la facilità dello spostamento all’interno di una umanità accogliente
  • M come Mare: un tessuto da intrecciare diventa la terra che cerca chi parte
  • O di Ospite: un tappeto tessuto a mano da Maria Costantino con i colori del Mediterraneo; attorno al tappeto sedie di diverso tipo – ispirate all’opera di Michelangelo Pistoletto Love Difference – a simboleggiare la convivenza dei popoli
  • R come Rispetto: una sequenza di specchi su cui sono dipinti volti diversi e dove ci si può specchiare e ri-specchiare per immedesimarsi nel volto dell’altro
  • U come uguali: tre divertenti totem per giocare a cambiarsi, scambiarsi

 

Sì, qui a Binaria ne siamo convinti: nel mondo c’è posto per tutti!

 

 

 

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