Drop-in: laboratori a Licata per educatori e ragazzi

di

Nel mese di marzo sono stati realizzati due laboratori rivolti agli educatori ed ai ragazzi presso il centro educativo di Licata, nel merito del progetto Drop-in.
A Licata nella Parrocchia di San Giuseppe Maria Tomasi nel quartiere periferico Fondachello Playa, presso il quale si trova il luogo educativo ed aggregativo in questione, è forte l’esigenza di una costante “attenzione” dal punto di vista della prevenzione e dell’educazione volti ad evitare fenomeni di degrado e devianza, e al fine di migliorare il livello di cittadinanza attiva e di partecipazione sociale.

Il progetto Drop-in – selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che si pone l’obiettivo di sostenere la transizione alla vita adulta degli adolescenti, aiutandoli e stimolandoli a costruire un proprio progetto di vita – ha avviato il potenziamento e la valorizzazione di due luoghi aggregativi per adolescenti, spazi di ingaggio relazionale educativo, a Licata e Marsala.

Nel mese di marzo sono stati svolti due laboratori complementari: uno con il gruppo degli educatori – del Gruppo Scout Licata 2 e dell’Azione Cattolica S.G.M. Tomasi – con il fine di capire quali sono i loro bisogni come educatori e quali i bisogni, a loro avviso, dei ragazzi che frequentano le attività del centro educativo.

Il secondo laboratorio è stato realizzato con un gruppo di adolescenti per ascoltare da loro stessi i bisogni percepiti. Con i ragazzi abbiamo realizzato un viaggio tra le emozioni, quelle che più ci rappresentano e quelle che meno sappiamo gestire; abbiamo scoperto quanto la noia possa ostacolare la nostra motivazione, come sia difficile poter raccontare le nostre fragilità, quanto le situazioni (sociali e non) possano generare emozioni differenti e contrastanti, come l’ansia possa insorgere in svariate situazioni della nostra vita dalla spiaggia all’aula di scuola. Questo è stato il laboratorio sulle emozioni.

I ragazzi si sono mostrati capaci di trasmettere preziosi insegnamenti: tutte le emozioni sono lecite e legittime, dobbiamo “solo” essere in grado di sviluppare gli strumenti per gestirle in modo sano e non farle sfociare in reazioni eccessive e dannose.

I due momenti, con gli educatori e i ragazzi, hanno fatto emergere le risorse di questa comunità educante che, se sostenuta, ha tutte le potenzialità per essere e affermarsi come esempio brillante di comunità educante.

Quanto emerso ci richiede nei prossimi anni un impegno nel comprendere, conoscere e fronteggiare i fenomeni complessi – soprattutto quelli socio-emotivi – che caratterizzano le nostre società e la possibilità di mettere insieme, come in questo incontro, le diverse realtà educative coinvolgendo e attivando la partecipazione di tutti.

Il progetto Drop-in è co-finanziato dalla Fondazione Peppino Vismara ed il capofila è La Grande Casa Società Cooperativa Sociale (MI).

Regioni

Argomenti

Ti potrebbe interessare

Il grest a cielo aperto di Drop-in a Mazara del Vallo

di

Drop-in a Mazara del Vallo. Anche quest’anno per i ragazzi di Drop-in le iniziative curate da Casa della Comunità Speranza, in collaborazione...

Drop-in: riprendono le attività nella scuola dei mestieri

di

Sono ripresi lo scorso 8 gennaio i laboratori organizzati da Euroform, all’interno del progetto Drop-in, con la partecipazione attiva e da parte...

Drop-in è pronto! Avvio ufficiale primo aprile!

di

Luoghi e attività di incontro e aggregazione, occasioni per mettersi all’opera per la propria città, percorsi di formazione professionale innovativi per facilitare l’accesso al mondo del lavoro e il passaggio all’età adulta. I ragazzi non sono soli: arriva Drop-in!