A Torpignattara, educazione e socialità grazie al welfare di prossimità

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Da metà ottobre 2020 è attivo il servizio completamente gratuito di “Sostegno allo studio” di Cemea del Mezzogiorno e di Cies onlus per gli studenti delle prime medie del plesso Pisacane dell’Istituto Comprensivo S.Salacone di Roma. L’azione educativa va in continuità con le attività di supporto ai compiti del precedente anno scolastico per la primaria e con “Estate insieme” l’iniziativa di luglio scorso che ha consentito 50 bambini e bambine di tornare a giocare insieme all’aria aperta con laboratori, corsi di italiano, teatro, disegni e racconti di storie completamente gratuiti.

I: Il servizio di sostegno allo studio coinvolge attivamente il territorio di Torpignattara: associazioni, reti, genitori, volontari e docenti. In che modo le iniziative educative che coinvolgono le giovani generazioni impattano nella costruzione di comunità? Si può parlare di welfare di prossimità?
Sarah Parisi, Cemea del Mezzogiorno: La proposta di organizzare uno spazio di studio pomeridiano per i ragazzi delle due classi prime medie del plesso Pisacane del V Municipio di Roma è nata a partire da una richiesta della Dirigenza Scolastica della scuola al Cemea del Mezzogiorno. L’iniziativa è stata supportata nella sua realizzazione dall’associazione di genitori Pisacane 0-11, attiva da anni nella scuola, grazie alla quale sono possibili le attività extrascolastiche in orario pomeridiano. Ascoltare il territorio e rispondere alle istanze territoriali con nuovi servizi locali, che mettono in sinergia progetti ed enti del quartiere: questo significa costruire welfare di prossimità.

Come in questo caso: Cemea del Mezzogiorno e Cies onlus sono due realtà del Terzo Settore impegnate in campo educativo e capofila rispettivamente di “Radici di Comunità”* e “DOORS – Porte aperte al Desiderio come OppOrtunità di Rigenerazione Sociale”, due progetti co-finanziati da Con I Bambini nell’ambito del Fondo per il Contrasto alla Povertà Educativa Minorile. Entrambe le realtà impegnate in campo educativo hanno colto l’opportunità di aggregare risorse messe a disposizione dei rispettivi progetti educativi rimodulandone le attività per rispondere ai bisogni di aiuto nello studio dei ragazzi e ragazze delle classi prime medie

Le azioni educative del Cemea, inoltre, si avvalgono del coinvolgimento di giovani volontari del Servizio Civile Nazionale o tirocinanti: un’occasione per coinvolgere giovani a diventare parte della comunità educante territoriale a favore dei più piccoli.

I: Come si svolge praticamente il servizio? Puoi descriverci un incontro tipo?
Valeria Rossetti, educatrice Cies onlus: Il nostro spazio di aiuto compiti, a cui partecipano 9 bambini della classe prima media della scuola Pisacane, si prefigge come obiettivo quello di offrire una didattica inclusiva basata sulla partecipazione dei ragazzi. Nei nostri incontri, che si tengono due volte a settimana, sono infatti proprio i ragazzi del doposcuola a farsi portavoce dei loro bisogni, che possono riguardare semplicemente la necessità di un affiancamento per svolgere i compiti, per un ripasso in vista di una verifica in classe, di un’interrogazione o la creazione di mappe concettuali per agevolarli nello studio. Altre volte invece la necessità è quella di recuperare nozioni precedenti o di avere chiarimenti che possono supportarli nel loro percorso di apprendimento. L’obiettivo è sempre quello di lavorare insieme, con una disposizione dei banchi a semicerchio, per rafforzare la collaborazione e la relazione del gruppo classe. Spesso infatti sono proprio i ragazzi a prendere iniziativa per dare supporto ai compagni che ne hanno bisogno. Altrettanto importante è stato anche l’entusiasmo e la partecipazione attiva dei genitori dei ragazzi al momento dell’iscrizione al progetto, un confronto che ha permesso di capire quali fossero i bisogni e le esigenze dei bambini e delle famiglie all’inizio di questo nuovo percorso.

I: In molte realtà è emerso come il lockdown abbia compromesso ulteriormente situazioni di fragilità familiari: cosa ha significato per i ragazzi poter accedere allo spazio di sostegno allo studio che avete organizzato dopo l’isolamento del lockdown? In che misura procede il servizio, a fronte della situazione di emergenza sanitaria?
Sarah Parisi, Cemea del Mezzogiorno: Indubbiamente per gli adolescenti coinvolti lo spazio di “Sostegno allo studio” gratuito rappresenta un’importante occasione soprattutto di socialità: potersi ritrovare il pomeriggio con i propri compagni per fare insieme i compiti e aiutarsi l’un l’altro, oltre a implementare le competenze in ambito cognitivo e ad avere riscontri immediati in ambito scolastico, rafforza il clima cooperativo e offre loro la possibilità di trascorrere insieme un tempo di qualità. Senza dubbio, il servizio funziona anche perché è gratuito: alcune famiglie, in particolare quelle straniere, non sarebbero altrimenti nelle condizioni di potersi permettere di partecipare a questo tipo di iniziativa.

In questo periodo di nuova emergenza sanitaria, il servizio continua in presenza, con tutti gli accorgimenti previsti per contrastare l’aumento dei contagi: uso della mascherina, distanziamento fisico, igienizzazione delle mani, sanificazione di banchi e sedie e aula dopo l’utilizzo, finestre sempre aperte, ecc.

I: Che impatto hanno i servizi correlati al supporto scolastico (corso italiano per minori stranieri, laboratori espressivi) su inclusione sociale e benessere dei minori?
Sarah Parisi, Cemea del Mezzogiorno: Credo che la Pisacane, grazie alla scelta di tenere aperti gli spazi scolastici anche nel pomeriggio per permettere l’organizzazione di attività extrascolastiche, rappresenti uno dei pochi esempi virtuosi di quelle che a Roma definiamo “Scuole aperte”. Un’importante traguardo raggiunto grazie soprattutto alla cooperazione della comunità educante: la disponibilità della Dirigenza Scolastica, la forza e all’attivismo dell’associazione di genitori Pisacane 0-11 e la sinergia tra progetti e associazioni che si mettono in gioco per la realizzazione delle proposte.

Valeria Rossetti, educatrice Cies onlus: Questa esperienza ci insegna che l’idea di una scuola aperta e accogliente è possibile e soprattutto realizzabile. La speranza è quella che la scuola Pisacane diventi un modello da riproporre in altre realtà del territorio. Una scuola arricchita da spazi extrascolastici, infatti, contribuisce alla realizzazione di una comunità educante che riconosce e valorizza le diversità di ogni singolo alunno e che ha come obiettivo quello di abbattere le barriere culturali, sociali e comunicative che ostacolano la piena espressione delle potenzialità di tutti gli studenti.

 

*“Radici di Comunità” è un progetto triennale regionale finanziato da Con i Bambini nell’ambito delle iniziative Nuove Generazioni in contrasto alla povertà educativa attivo da fine novembre 2018 e rivolto a bambini e preadolescenti dai 5 ai 14 anni. La sua azione coinvolge 6 Istituti comprensivi tra Roma e provincia e tra i territori d’azione c’è anche il V Municipio.

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