COOPERATIVA SOCIALE ALICE: uscite e mini-soggiorni culturali per favorire apprendimento esperienziale e socialità

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Una visita alla meravigliosa spiaggia della Feniglia, con alle spalle la pineta della Riserva, lo spettacolo Mobius, tra acrobazie e danza, nell’ambito del RomaEuropa Festival e ancora, l’uscita al Parco Astronomico di Rocca di Papa sono solo alcune delle attività outdoor promosse e realizzate tra settembre e ottobre dalla Cooperativa A.L.I.C.E. assieme a MaTeMù, Centro Giovani e Scuola d’Arte di Cies onlus. La Cooperativa A.L.I.C.E è il nostro partner romano che grazie alla sua esperienza consolidata nel campo educativo, ha il compito di realizzare iniziative, uscite e mini-soggiorni culturali per promuovere il territorio, favorire l’educazione esperienziale ma anche la socialità e la conoscenza reciproca tra i minori che sono stati coinvolti nelle diverse attività DOORS tra Piemonte e Calabria. Un’intervista con Gabriella Pallotta, Presidente della Cooperativa.

I: Un pò di storia: chi siete e di cosa si occupa la vostra cooperativa Alice?
Gabriella, Coop. AL.I.C.E: La cooperativa A.L.I.C.E nasce nel 1987 come associazione culturale. Un gruppo di giovani insegnanti, impegnati in varie organizzazioni quali MCE, metodo Montessori, comitati e gruppi di studio per una didattica alternativa, attiva, a favore del tempo pieno, dell’ integrazione, decidono di impegnarsi insieme per progettare e realizzare esperienze da proporre alle scuole e agli enti locali, per realizzare percorsi di apprendimento improntati alla conoscenza sul territorio, alla pratica laboratoriale, al lavoro di gruppo, all’incontro con l’altro.

Nel corso degli anni abbiamo sviluppato competenze scegliendo come fascia d’intervento quella della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado (6-14 anni). Campiscuola, visite e uscite didattiche con una chiara impronta non solo culturale ma soprattutto didattica, soggiorni estivi con gestione diretta di colonie e case vacanza, laboratori didattici, didattica museale nei musei di Roma Capitale.

I: Quale il vostro ruolo all’interno del partenariato DOORS?
Gabriella, Coop. AL.I.C.E:: L’idea principale proposta all’interno del progetto DOORS è quella di creare occasioni d’incontro sul piano relazionale, culturale, esperienziale, per i bambini e ragazzi di Roma e degli altri territori coinvolti dal progetto, stimolando curiosità, creando occasioni nei luoghi dell’arte, della storia, della natura, della conoscenza scientifica, in gruppo, nell’incontro tra pari. Avremmo dovuto svolgere con ragazzi ed operatori dei vari gruppi territoriali un soggiorno estivo al mare di incontro e di scambio ludico e non solo tra ragazzi e adulti, causa covid la nostra proposta si è trasformata nei week end a Roma.

I: Quali sono le attività outdoor organizzate a partire da settembre e come stanno andando? Tra fine ottobre e dicembre ci saranno dei soggiorni culturali con tutti i minori che abbiamo coinvolto nelle 5 regioni dove siamo stati operativi negli ultimi due anni. Ce ne puoi parlare?
Gabriella, Coop. AL.I.C.E: Le attività da settembre con i ragazzi di Roma, giornata al mare in Maremma prima dell’inizio della scuola come saluto all’estate, lo spettacolo all’Auditorium di Roma per il RomaEuropa Festival con i funambuli di MOBIUS, la passeggiata sotto le stelle, con storie e telescopi, e una futura serata ad ottobre tra i resti archeologici della Roma antica con installazioni multimediali in 3D, sono state le nostre proposte che a oggi hanno trovato adesioni e soddisfazione da parte dei ragazzi e degli operatori coinvolti.

In linea con le basi teoriche di riferimento DOORS: la promozione dell’accesso alla bellezza e all’arte che diventa essa stessa EDUCAZIONE, l’idea è aprire orizzonti nuovi, creare occasioni, curiosità, scoprire luoghi della bellezza, stimolare desideri e conoscenza.

I weekend a Roma arriveranno alla fine del progetto, tra novembre e dicembre. Ci piace molto l’idea di portarvi qui da noi, incontrarci e fare incontrare i ragazzi e gli operatori tra loro, dare volti, voci a chi in questi anni è stato impegnato nei vari territori, portarvi a spasso tra resti, ville, strade, di una città tanto famosa ma forse sconosciuta ai più. Ascoltare la meraviglia dei ragazzi, la stanchezza degli operatori, l’incontro gioioso tra ragazzi di lingue, dialetti, religioni, abitudini diverse, farli tornare a casa con qualcosa di nuovo, di più.

 

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