Imparare a raccontarsi, fotografarsi, filmarsi… ovvero Media Education
di cooperativamomo
“Silenzio!” questa è la parola con cui vogliamo iniziare a raccontare il percorso di Media Education e Storytelling di CostellAzioni. Può sembrare strano, ma ci ha colpito quel silenzio immediato e concentrato dei ragazzi quando il regista da inizio alle riprese. “Silenzio. Motore. Ciak. Azione” è la sequenza che i ragazzi hanno imparato a conoscere e a mettere in pratica davanti e dietro la videocamera. Siamo partiti con il botto e dopo pochi minuti del primo incontro le stanze si sono trasformate in set ed è stato allestito un “cross casting” in cui i ragazzi si alternavano nei ruoli di intervistatori, operatori, tecnici luci, assistenti di produzione, “ciakkisti” e, ovviamente, attori. Poco importa per adesso se qualche soggetto non è perfettamente a fuoco e le risate sul set sono più delle battute, perché sta nascendo un gruppo di lavoro curioso e che impara a conoscere l’importanza di rispettare ogni ruolo.
Si è iniziato dal video perché è il mezzo più intrigante e conosciuto dai giovani, ma poi si passerà alle fotografie, ai testi, alle sceneggiature, alla redazione giornalistica… Il progetto prevede infatti che i minori siano coinvolti in percorsi di media education e storytelling, apprendendo come ideare, raccontare e produrre le loro storie e le loro letture dei territori in cui vivono: dai reportage fotografici fino alla realizzazione uno storytelling crossmediale, passando per scritture di post, stesura di comunicati, ripresa di video, creazione di story di Instagram.
L’aspetto ludico rimane fondamentale per coinvolgere i ragazzi, ma anche il responsabilizzarli nei confronti dei mezzi di comunicazione e così i laboratori di Media Education e Storytelling si integreranno sempre più con la comunicazione del progetto che nella sua strategia prevede di integrare la comunicazione professionale al materiale scaturito dai laboratori dei ragazzi, evidenziandone freschezza e originalità con il contributo di specialisti del settore e la supervisione degli educatori.
Ma adesso stiamo anticipando troppo o come si dice adesso vi stiamo “spoilerando” la storia. Ma non preoccupatevi sentirete (e vedrete) ancora parlare dei nostri ragazzi. Stay tuned.
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