Nel Biellese 2,1 milioni di euro per contrastare la povertà educativa minorile

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Dieci milioni di euro per sedici progetti nell’intero Piemonte. Due milioni per tre progetti nel solo Biellese.

Questo è il bilancio delle risorse messe a disposizione di bambini e ragazzi nella regione, attraverso i bandi dell’impresa sociale “Con i bambini“, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, tracciato nella giornata di presentazione dei dati del quindicesimo rapporto sulle attività delle dodici fondazioni bancarie piemontesi, svoltasi martedì 19 febbraio a Torino presso il salone d’onore della CRT.

Proprio le fondazioni sono tra le protagoniste dell’iniziativa che in Italia ha dato vita al Fondo Nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile, nato nel 2016 da un’intesa tra le fondazioni stesse, rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. A rappresentare il nostro territorio è salita sul palco Paola Garbella, vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, che è stata protagonista diretta dei progetti che hanno partecipato al bando e ottenuto i finanziamenti. «La nostra carta vincente è stata fare rete per far emergere le eccellenze territoriali» ha detto. «Abbiamo messo insieme, nei tre progetti, 150 realtà diverse tra associazioni non profit, enti pubblici e realtà profit». “Community School“, uno dei tre progetti vincitori, è l’esempio delle parole di Paola Garbella: ha creato una squadra di 48 realtà con l’obiettivo di definire una strategia socio-educativa unitaria per contrastare la povertà educativa minorile. Dando valore a bambini e ragazzi, verranno infatti proposte loro attività educative differenti e non convenzionali.

«Il progetto vuole rispondere alla domanda: “Che cosa farò da grande?”» ha spiegato la vicepresidente della Fondazione Crb.

«Ed è una domanda chiave in un territorio come il Biellese che è piccolo e la cui popolazione sta calando e invecchiando. I bambini che nascono sono per questo una risorsa preziosa che, se valorizzata, può dare una spinta alla crescita dell’intero territorio». Un territorio che ha intenzione, con la spinta proprio di Fondazione Crb, Comune di Biella e Fondazione Pistoletto (la “creatura” dell’artista Michelangelo Pistoletto), di candidarsi per diventare città creativa Unesco. E tutti e tre i promotori di questa candidatura sono anche partner di “Community School”, il cui target di riferimento è la fascia d’età tra i 5 e i 14 anni.

Insieme a “Community School” (rappresentato a Torino da Roberta Bacchi, presidente di Tantintenti, Cooperativa Sociale capofila), a Biella sono stati finanziati EduFabLab, che propone una rete di laboratori per gli adolescenti tra gli 11 e i 17 anni (capofila l’istituto comprensivo Biella III, a Torino era presente l’insegnante Maria Tozzi), e SkilLand, guidato dal consorzio Il Filo da Tessere progetti sostenuti dall’impresa sociale “Con i bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

«L’obiettivo» ha detto nella sua introduzione Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione Crt «è intervenire con incisività su un tema sfidante e fondamentale come l’educazione, di cui non deve farsi carico la sola scuola, ma l’intera comunità educante: dare alle nuove generazioni opportunità e speranze, indipendentemente dalle condizioni economiche e sociali, attraverso progetti che possono divenire politiche, è la leva per far crescere il Paese e riattivare l’ascensore sociale».

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