Community School, molto più che una squadra di calcio

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Come una squadra con quarantotto giocatori, ognuno con il suo ruolo e la sua “fetta di campo” da presidiare: se, nel mondo dello sport, per un allenatore, guidare una squadra simile sarebbe un bel rompicapo, nel progetto Community School è pura ricchezza.
Enti locali, associazioni, cooperative, aziende hanno unito le loro forze per essere più incisivi possibile e dare un aiuto concreto a un territorio, il Biellese, che sta cambiando volto, con l’età media che cresce e con le prospettive dei giovani che sembrano sempre più proiettate altrove.
Il progetto si rivolge proprio a loro, a chi ora ha tra i 5 e i 14 anni e deve immaginare il suo avvenire. L’obiettivo è fare in modo che bambini e ragazzi possano trovare la loro strada vicino a casa. A questo penserà il coach Tantintenti che allenerà la squadra, composta innanzitutto dalle scuole: otto istituti comprensivi e quattro asili infantili saranno le “antenne” sul territorio, a diretto contatto con i destinatari del progetto. E copriranno tre delle valli di cui è composto il frammentatissimo territorio della provincia, con meno di 180mila abitanti e più di 80 tra città e paesi. A dar loro manforte penseranno due Comuni (compreso il capoluogo), due unioni montane e i due consorzi socioassistenziali.
Ampliare l’offerta educativa sarà compito in primo luogo di chi si occupa di educazione per dna. Nel team c’è una squadra di associazioni nate proprio per stare al fianco di bambini e ragazzi (ABC, Semi di Serra, Big Picture Learning) ma anche delle loro famiglie (Scuola Aperta). E tra le cooperative e le aziende sono in gran numero quelle che si occupano di educazione, assistenza, sostegno alle fragilità. È il caso – per fare un esempio – di Sportivamente, un marchio dietro il quale si cela il grande lavoro nel mondo dello sport special olympics, che trasforma in atleti i ragazzi con disabilità mentali anche gravi.
Imparare non significa solo banchi, libri e lavagne. Per questo nel team sono entrate anche imprese e associazioni, dagli imprenditori dell’Unione Industriale agli artigiani di Cna, fino al birrificio artigianale Un Terzo, che già segue percorsi di avvicinamento professionale per giovani in difficoltà. C’è anche l’educazione al talento con associazioni come Patatrac (teatro), Opificiodellarte (musica e danza) e Cittadellarte, il laboratorio multidisciplinare creato dall’artista biellese di fama mondiale Michelangelo Pistoletto.

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