VIVERE LA COMPLESSITA’ – LICEO LINGUISTICO “DA VINCI- NITTI” DI POTENZA
di classifuoriclasse
“Vivere la complessità” è il titolo dell’azione che abbiamo attuato nell’ambito del progetto Classi Fuori Classe di cui siamo partner, all’interno dell’Istituto di Istruzione Superiore “Da Vinci-Nitti” di Potenza a cui hanno partecipato circa 25 studenti. L’obiettivo iniziale era quello di armonizzare la convivenza nel contesto scolastico, creando qualcosa che consegnasse ai ragazzi la possibilità di stare a contatto con la complessità, con la vita emotiva, con quel mondo interno e personale che ci guida nella relazione con l’altro, fuori e dentro la classe. E da lì siamo partiti, dalle esigenze dei ragazzi, dai loro bisogni profondi, da quello che si poteva esprimere e da ciò che era difficile verbalizzare.
La risposta entusiasta degli alunni ci ha guidate nella costruzione delle attività, seguendo il faro che loro puntavano per indicarci, passo dopo passo, su cosa occorresse far luce. Ci hanno direzionate con naturalezza e consapevolezza, spinti dalla voglia di conoscersi e conoscere il mondo dell’altro. In un marasma di emozioni si sono guardati negli occhi, riscoprendo un linguaggio viscerale che ha ci permesso di “vederci” oltre che di guardarci.
Dalla conoscenza iniziale del gruppo classe, passando per attività di Role palying e Circle time, attraverso momenti laboratoriali artistici e musicali, abbiamo sviscerato insieme le difficoltà di comunicazione, le solitudini del mondo adolescenziale, la precarietà di una normalità che non è quella che conoscevamo, ci siamo misurati con tutto questo insieme a loro lasciandoci coinvolgere in un processo di disvelamento attraverso cui è stato possibile dire il “non detto”.
I ragazzi hanno colto l’opportunità da subito, lasciandosi conoscere, mettendo in campo le proprie risorse e manifestando immediatamente il desiderio di aprirsi, di entrare in contatto.
In un mondo non ancora reduce dalla pandemia, in cui le distanze sociali si sono allungate e la tecnologia sostituisce sempre più le interazioni umane, suonare una chitarra e canta re tutti insieme è sembrato il momento più intenso di un intero percorso volto a misurarsi col “sentire”; sentire sé stessi e le proprie emozioni, sentire le emozioni dell’altro e mettersi in relazione scoprendo che, dopotutto, il legame è ancora quello che maggiormente conta. E così, tra gli aspetti della comunicazione assertiva, le modalità di gestione emozionale, le strategie per vivere serenamente il contesto classe, quello che resta è la possibilità di recuperare una visione collettiva, di fare e sentirsi gruppo, non subendo la complessità della nostra vita emotiva ma diventandone protagonisti, insieme.
Maria Lucia Sarli – Psicologa
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