Riflessioni, progetti e idee dal Webinar “Comunità Educante Evoluta Zisa Danisinni Formazione Cooperativa”

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Il Webinar “Comunità Educante Evoluta Zisa Danisinni Formazione Cooperativa” dello scorso 28 Maggio si è aperto con una riflessione sull’importanza della rete  durante i mesi di emergenza Covid-19.

Come ha detto Francesco Di Giovanni, presidente dell’associazione “Inventare Insieme”: “Ciò che importa non è la sommatoria degli enti, quanto mantenere un obiettivo comune per l’animazione del territorio, affinché quest’ultimo sia in grado di farsi Comunità generatrice di processi educativi”.

Salvatore Pirozzi ha ragionato su una delle più importanti conseguenze del lockdown: la consapevolezza della “dimensione della Dignità” e del “diritto all’ Aspirazione” da parte dei soggetti maggiormente vulnerabili.

Marco Rossi Doria ha sottolineato l’importanza del prendersi cura della “Generatività”. Dunque di ciò che è stato finora la Comunità Educante Evoluta e di quello che potrà diventare in futuro.

I nostri formatori Pirozzi e Doria hanno inoltre coinvolto i diversi partecipanti in una domanda: “Come abbiamo vissuto questo periodo? Cosa ci aspettiamo? Cosa ci portiamo verso l’estate e verso il nuovo anno scolastico?”.

Gli spunti emersi sono tanti: dall’importanza per i bambini di fare “un lavoro sulle emozioni”, a quella di “muoversi, giocare, correre, riappropriarsi del proprio corpo, di esprimersi”. Inoltre è emersa la speranza di “trovare nel territorio la forza della rete e delle Istituzioni, l’energia dei bambini e dei ragazzi, la tenacia delle mamme”.

Valeria Catalano, dirigente dell’Istituto comprensivo Colozza Bonfiglio ha commentato la capacità immediata di fare rete per gestire in sinergia tutte le criticità conseguenti alla pandemia.

“Siamo tutti parte di una grande orchestra: ogni singolo elemento è stato fondamentale, perché, suonando il proprio strumento, si è dato vita ad una grande sinfonia musicale”, ha detto citando Ezio Bosso.

Importante la riflessione di Fra Mauro: “La pandemia abbia fatto sì che il Terzo settore, le Istituzioni, gli Enti abbiano attuato un processo creativo ampliandosi dalla privatizzazione al bene comune”.

Vale la pena, allora, concludere con le parole di Marco Rossi Doria, tanto semplici quanto profonde, in vista di un futuro incerto, ma il più fiducioso possibile:

“Come un bambino che, nonostante sia impaurito, abbia voglia di ricominciare a giocare, così noi dobbiamo guardare al nostro passato, sentire il presente e aspirare al futuro”.

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