A Taranto con gli atelier delle 100 esperienze tra teatro e artigianato

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La Cooperativa CREST prosegue con l’ampia offerta di laboratori ed atelier, rivolti ai ragazzi e alle ragazze di Taranto, in modalità a distanza.

Con Le mani per dire, per fare, per comunicare gli studenti della scuola media Galilei sono stati coinvolti in un laboratorio artigianale e creativo volto a promuovere una nuova conoscenza rispetto al particolare quartiere della vecchia isola tarantina, per  immaginare scenari futuri diversi per il quartiere e per i suoi abitanti.  A tal fine il gruppo di lavoro – guidato dagli operatori del Crest Delia De Marco, Jlenia Mancino, Nicoletta D’Ignazio e Giovanni Guarino – nei mesi scorsi ha visitato le nuove realtà nate intorno a particolari attrattori storico-culturali, tra cui  il Museo Diocesano – MuDi, con l’intento di conoscere una realtà gestita, per conto della Curia, dall’Associazione “Obiettivo Borgo Antico” costituita da giovani provenienti tutti dalla città vecchia, esattamente come gli alunni coinvolti, così da stimolare una sorta di reciproco riconoscimento da cui trarre motivazione e ispirazione.

Con Il mare intorno il gruppo di lavoro si è arricchito di nuovi partecipanti. Il lavoro è ripartito tornando a mettere al centro dell’attenzione la vecchia Isola tarantina in cui ha sede la scuola, scegliendo il mare come primo elemento da esplorare, come bellezza naturale ma anche risorsa economica per attività nuove e diverse, dalla ricerca scientifica al turismo, dallo sport all’artigianato. Ancora una volta il gruppo di lavoro con gli operatori del Crest ha preso contatto diretto con persone, professioni e manifestazioni attinenti al mare e che sono già operative sul territorio.

Prosegue infine il laboratorio teatrale, rivolto a ragazzi e ragazze tra gli 11 e 14 anni. Si lavora sulla costruzione di relazioni interpersonali e sulle dinamiche tipiche dei rapporti pre-adolescenziali. Ad oggi il gruppo di lavoro comprende 27 ragazzi, alcuni provenienti dalla Fondazione Rocco Spani Onlus di Taranto (Ente che contrasta il disagio e la marginalità giovanile) e altri provenienti da vari quartieri di Taranto (non solo quartiere Tamburi e città vecchia). Alla ripresa delle attività è stato scelto quale testo da leggere e approfondire insieme Il signore delle mosche di William Golding; un appassionante romanzo in cui sono protagonisti assoluti i ragazzi e le regole da darsi per sopravvivere su un’isola deserta. Dalla lettura e dal confronto ha preso le mosse il lavoro creativo con il linguaggio del teatro.

L’immagine fotografica ritrae un momento laboratoriale avvenuto in fase precedente all’emergenza covid19.

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