Memoria e Futuro di chi vive fuori famiglia

Teorie, studi, grafici, percentuali: le strutture di comunità di accoglienza vengono spesso raccontate da chi ci lavora o da chi ha bisogno di numeri per spiegare motivazioni e scelte.

Ma dietro ad ogni sforzo educativo e ancora più dietro ad ogni numero, ci sono delle Persone. Bambini, giovani madri, ragazzi senza punti di riferimento: vite dissestate, spesso all’apparenza distrutte e irrecuperabili, che vivono un loro percorso, unico e irreplicabile, non racchiudibile in considerazioni generali o dati.

Domus de Luna ha conosciuto negli anni centinaia di storie. Persone, da neonati a genitori, con vite segnate dal dolore e dalla sofferenza. Entrate nelle comunità con disprezzo verso un futuro di cui neanche sapevano disegnare i contorni. Esperienze forti, anche difficili, per riprendere il filo della propria vita, o per costruirla da zero. Storie di dolore, ma anche di grande impegno personale oltre che di educatori e psicologici, per riuscire ad arrivare al riscatto.

Abuso e maltrattamenti sono spesso cause di entrata nella comunità: una ferita aperta che si ripresenta tra le generazioni. Frequentemente infatti i genitori che maltrattano i figli hanno a loro volta subito violenze da parte della loro cerchia familiare. Sono adulti cresciuti senza aver provato l’amore genitoriale, incapaci a loro volta di offrirlo e di instaurare rapporti sani con i figli. Per questo la comunità vuole ricostruire la vita e dare aiuto non solo ai bambini, ma anche ai genitori, vittime a loro volta.

Oggi quei bambini sono degli adulti con una nuova vita: casa, lavoro e relazioni familiari che raccontano nelle pagine del libro “Memoria e Futuro di chi vive fuori famiglia”.

Luigi Cancrini, Psichiatra e Psicoterapeuta, Direttore scientifico delle comunità di Domus de Luna, ha conosciuto in questi anni gli ospiti delle comunità. Ha accolto le loro sofferenze e ha indirizzato gli operatori delle strutture a trovare modalità di dialogo e di aiuto con ognuno con loro.

Le Comunità di Domus de Luna sono un luogo dove all’abbraccio si combina da subito la cura e il pensiero al domani. Perché si possa tornare ad una vita nella famiglia d’origine che rispetti il diritto a crescere bene, si provi un affido quando è necessario avere un sostegno, si cerchi un’adozione se è giusto provare un percorso diverso. Ancora, il ponte della Comunità serve a pensare una vita indipendente per mamme che con i loro figli meritano una nuova opportunità e per i ragazzi più grandi che vogliono e possono provare una strada verso l’autonomia.

In questo libro la voce è proprio la loro: ospiti che hanno vissuto una parte della loro vita in una comunità di Domus de Luna ed ora vivono al di fuori di queste strutture in un percorso di vita di rinascita.

Le parole sono accompagnate dagli scatti di Riccardo Venturi, fotografo che ha saputo cogliere momenti significativi di vita nei progetti di Domus de Luna.

“La comunità mi è servita tanto, mi ha dato un forte schiaffo e mi ha aiutato a prendere la giusta strada che ancora seguo”, racconta Graziano.

Con lui, il 58% delle persone che sono state ospitati nelle comunità di Domus de Luna si ritiene molto/abbastanza soddisfatto della vita attuale.

E dietro a quel numero ci sono le loro storie di riscatto. Ognuna speciale, ognuna significativa di cosa rispecchia ogni giorno Domus de Luna per tante persone in difficoltà che si meritano un futuro migliore.