UN PASSO IN PIÚ. Come la cooperazione tra scuola e territorio può creare impatti positivi per gli studenti e le comunità

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Responsabilità e spirito imprenditoriale si sono fatti strada in oltre 3mila bambine e bambini del territorio scaligero, in un percorso durato più di tre anni per allenare la cooperazione tra le realtà scolastiche e il territorio in cui si trovano.

Cresciuto di mese in mese, generando un impatto positivo su studenti, studentesse, scuola, territorio e famiglie, il progetto Bell’Impresa è giunto al termine, con uno sguardo già attento e ampio verso il futuro.

Lo scorso 18 gennaio presso l’Università di Verona, partner di progetto, si è realizzato l’evento conclusivo ma anche di rilancio, in cui è stata data la parola ai promotori del progetto per fare luce su quali siano i prossimi passi da compiere per fare della cooperazione un fattore di rinnovamento della scuola

È con questa convinzione che nel 2020 ha preso il via Bell’impresa!, favorendo una didattica pratica, fatta di esperienze anche “imprenditoriali”, rivolta a bambini e bambine dell’ovest veronese.

Le attività sono giunte al termine, ma i segni e gli effetti che hanno lasciato sugli studenti e i 425 docenti di 11 istituti scolastici, continueranno a essere monitorati per i prossimi due anni dal Dipartimento di Management dell’Università di Verona.

“Nei 48 mesi di attività svolte in 13 comuni della provincia, Bell’Impresa ha sviluppato una trentina di cooperative scolastiche e oltre 60 officine delle competenze, ovvero percorsi annuali in cui ragazze e ragazzi sono stati chiamati a fare didattica in modo pratico ed esperienziale”, sottolinea Michela Cona di Hermete.  “Sono stati realizzati 70 eventi locali e 5 campus anche in periodo estivo e, oltre agli educatori, sono stati raggiunti 2.800 genitori, impegnandoli in percorsi formativi e di orientamento”.

“Il dipartimento di Management dell’Ateneo, con i colleghi del dipartimento di Scienze Umane e di pedagogisti ha il ruolo della valutazione di impatto, fondamentale per capire che le belle iniziative hanno lasciato segni importanti non solo nel mondo scolastico, ma nell’intera comunità locale”, afferma Giorgio Mion del Dipartimento di Management dell’Università di Verona. “Abbiamo accompagnato la progettualità nel suo sviluppo, per favorire il contrasto alla dispersione scolastica e sono stati promossi focus group e interviste su campioni di studenti, educatori, amministratori locali e servizi del territorio. Dagli studenti è emerso lo stupore della scoperta di sé stessi e delle loro capacità”.

All’evento finale  è intervenuto anche Pierpaolo Triani, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore che ha evidenziato come “ il mondo scolastico stia vivendo un periodo sempre più complesso, con richieste sempre più specifiche e che spesso esulano dall’insegnamento. Le molteplicità di progetti mancano di risposte strutturali e di sviluppi nel concreto, mentre fare scuola significa creare le condizioni affinché si possa apprendere. L’ambiente scolastico dovrebbe essere un luogo di laboratorio culturale, non una scuola del funzionamento ma un luogo dell’apprendimento, inserita e accessibile alla comunità dove tutte e tutti possano essere una risorsa”.

Bell’Impresa! continuerà a fare la sua parte ….

 

 

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