BAMBINI, RAGAZZI, IDEE, SOGNI … E UN TERRITORIO INTERO PER POTERLI REALIZZARE!

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Foto di Valentina Salzani - Fumane

Ci sono storie che andrebbero raccontate fin dal loro avvio, per poter avere la possibilità di vederle crescere giorno dopo giorno.
Proprio una di queste sta accadendo in Provincia di Verona, grazie all’unione di più progetti, più sguardi e più pensieri.
Questa storia ha tanti partecipanti coinvolti, difficili da raccontare senza correre il rischio di dimenticarne qualcuno, a testimonianza di un lavoro di rete che si rispetti.

Ma forse merita partire dal principio.

Il territorio è quello del Comune di San Pietro in Cariano con il coinvolgimento della Scuola Primaria di San Pietro, di quella di Pedemonte e della Scuola Secondaria di Primo Grado, appartenenti all’istituto C. Aschieri.
L’idea è quella di coinvolgere i bambini e i ragazzi in un progetto d’impresa, attraverso la fondazione di cooperative scolastiche, con l’obiettivo di occuparsi del “bene comune” presente sul territorio.
Occuparsi di “bene comune”, con le sue innumerevoli declinazioni, vuol dire svolgere lo sguardo sul territorio di appartenenza e innescare dei meccanismi di cura dei presupposti necessari per la vita sociale di tutti e dei fondamenti comunitari.
Inoltre adottare questa prospettiva assume il significato di ritenere che il vantaggio che ciascun singolo individuo trae dal suo uso non può essere separato dal vantaggio di tutti.
Infine utilizzare come forma d’impresa, il modello cooperativo, risulta utile perché in essa è contenuto il sistema valoriale adatto a sostenere un’idea centrata sui principi dell’economia civile, necessari per poter trattare di commons.

Ma in pratica cosa è stato fatto?
Le azioni principali sono state quattro.
Innanzitutto è stato attivato il progetto Bell’Impresa che attualmente ha coinvolto i bambini delle classi terze della scuola primaria di San Pietro in un percorso di fondazione di due cooperative e successiva raccolta di idee e progetti da realizzare nei prossimi mesi. E, come è noto, le grandi idee non appartengono alle persone grandi, quindi i piccoli soci stanno pensando alla realizzazione di un documentario sui luoghi d’interesse del comune.
Poi sono stati realizzati dei percorsi relativi alla mobilità sostenibile, nelle classi quarte, dove i piccoli ingegneri hanno analizzato e riprogettato delle strade del territorio, presentandole all’Ufficio Tecnico del Comune e al Sindaco. E, come hanno affermato i bambini, hanno imparato a capire che le strade appartengono anche a loro, sia come utilizzo che come responsabilità.
Inoltre, sempre all’interno dello stesso progetto, nella scuola primaria di Pedemonte, si è attivato il centro Kaleidos che sta introducendo i bambini in un percorso dedicato ai diritti, con particolare attenzione al diritto alla cura, con l’intenzione di arrivare in primavera a contribuire alla sistemazione del giardino scolastico.
Infine, o meglio, da principio perché in continuità con gli anni precedenti, è ripartita la cooperativa scolastica con ragazzi frequentanti le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado. Storicamente sviluppata grazie al supporto comunale e all’affiancamento del progetto Simulcoop, nel 2020 questa cooperativa scolastica trova sinergia col progetto Bell’Impresa! e grande successo, sino allo sviluppo di ben due rami cooperativi.
Anche qui i ragazzi stanno sognando in grande per la realizzazione sia di progetti all’interno della scuola sia sul territorio comunale, a servizio dei cittadini. Tra i più grandi, questa formula già consolidata attraverso un lavoro che dura dal 2014 ha portato all’organizzazione di eventi ed iniziative, oltre che alla realizzazione di mobili e oggettistica per la scuola, per il territorio, sino a progettare l’abbellimento delle rotonde sulla strada principale.

Ma come è stato possibile tutto questo?
Proprio grazie ad una serie di persone, enti ed istituzioni che hanno saputo guardare oltre, oltre il periodo, oltre le difficoltà, ritenendo che proprio ora fosse necessario offrire ai ragazzi un “di più”.
Innanzitutto la scuola, l’Istituto C. Aschieri che, attraverso il sostegno della dirigente e il lavoro nei mesi estivi di alcuni insegnanti, è riuscita ad attivare, in una situazione molto particolare, i vari progetti per prima, anticipando gli altri istituti. Inoltre le maestre che, nonostante la situazione, hanno saputo rinforzare il lavoro degli educatori, creando una continuità vincente.
Poi il Comune di San Pietro, che da anni crede e investe direttamente in questo tipo di progettualità e che ha saputo partecipare in modo massiccio nei momenti in cui era necessario esserci. Il Servizio Educativo Territoriale in particolare ha coltivato il protagonismo dei giovani, ha creduto fin da subito nelle loro potenzialità e ha lavorato per ampliare gli spazi di azioni, credibilità e responsabilità dei ragazzi della secondaria.
In seguito le famiglie, che hanno tenuto la partecipazione alta alle attività esistenti, ma che hanno anche risposto con fiducia alle nuove proposte, dedicando tempo anche al pensare e condividere idee e sogni.
Infine Hermete Cooperativa Sociale, che quando si tratta di creare innovazione, il “naso” ce lo mette sempre.
Un’intera tribù, insomma, che si sta occupando dei più giovani, credendo che la comunità possa diventare educante.

Bambini e ragazzi quindi coinvolti su tematiche come bene comune, cura, bellezza ma non solo.
Cooperazione, democrazia, sostenibilità, equità e tanto tanto altro per poter crescere cittadini consapevoli, partecipi e interessati al territorio dove abitano, attraverso lo scommettere oggi sul migliorare il domani.

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