Educatori che tornano a scuola!
di coophermete
“Ogni dipinto dice qualcosa di noi, ed è un modo per comunicare stati d’animo e momenti di vita, alcune volte stimolando dei sogni nel cassetto”.
Così si è aperto il momento formativo sull’arte pittorica realizzato presso l’atelier di Flora Ambrosi a S.Giorgio in Salici e partecipato da 5 educatori di Hermete e del comune di Sona.
L’idea di partecipare ad un laboratorio da parte degli educatori è nata per condividere e allinearsi sulla tecnica pittorica che l’artista avrebbe successivamente proposto in un laboratorio a scuola dove è attivo il progetto Bell’Impresa! e dove si stava lavorando, con la classe divisa in piccoli sottogruppi, sulle dinamiche relazionali.
Gli educatori avrebbero così acquisito competenze tecniche in modo da affiancare e supportare l’artista in classe.
Ma come sempre i momenti di incontro, scambio, passaggio di competenze, permettono la nascita di qualcosa in più!
Ogni piccola scelta, ogni decisione, ogni gesto, nasconde alla base una cura e un pensiero rivolto al fruitore; così un pennello piatto è diverso da uno tondo, un bicchiere di vetro è differente da uno di carta o di plastica, un foglio ruvido e spesso crea un tocco diverso da un foglio leggero… La bellezza e la qualità dei materiali scelti sono infatti alla base di esperienze positive e di benessere.
Gli “aspiranti pittori”, allievi per un giorno, si sono cimentati col dipingere un fiore con gambo e foglia: sembrava semplice! sembrava bastassero venti minuti! Invece no… gli educatori, durante un’intera mattinata, hanno provato le tipologie di pennello e tonalità di colore, le sfumature che derivano dalle loro mescolanze giocando con luci ed ombre, hanno ascoltato le spiegazioni sulle tecniche di pittura ad acquerello, ma soprattutto le hanno sperimentate.
Alla fine tutte le opere sono state firmate con un pennellino dedicato… con cura, con lentezza, con consapevolezza… imprimendo sul foglio il proprio segno ma soprattutto sancendo un ricordo indelebile del processo e soffermandosi sulle emozioni vissute; “non credevo venisse così bello”, “quante differenze dagli stessi strumenti di partenza”, “ce l’ho fatta anch’io”, “ci siamo divertiti insieme”, “di solito siamo sempre di corsa e non riusciamo a condividere”, “oggi ci siamo conosciuti un po’ di più”…
Coltivare l’animo, la cura, la lentezza, la bellezza, la relazione anche degli operatori che si occupano e pre-occupano dell’educazione dei minori, è fondamentale. Ogni momento formativo permette di crescere quando si è disposti a mettersi in gioco e allo stesso tempo permette di avvicinarsi alle esperienze e alle emozioni che provano i minori con cui si lavora.
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