La scuola sognata dai bambini di Peschiera

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Il progetto Bell’Impresa! è stato attivato presso la scuola primaria “Dante Alighieri” di Peschiera a partire dal mese di gennaio, in ritardo rispetto ad altri ma proprio perché è stata una vera “Impresa” riuscire a partire in un anno di forte pandemia che ha colpito questa scuola particolarmente! Ma non appena è stato possibile, grazie all’energia di insegnanti, educatori e del servizio educativo territoriale, l’impresa si è fatta “Bella” e ha coinvolto ben sette classi: due classi prime, due classi terze e le tre quarte.

I bambini più piccoli hanno partecipato ad una delle azioni del progetto, l’Officina delle Competenze, che in forte condivisione con gli insegnanti, aveva l’intenzione di stimolarli nell’attività pratico-esperienziale, nell’apprendimento attraverso il fare, nel mettere letteralmente “le mani in pasta” poiché hanno vissuto un percorso di lavoro con un materiale nuovo: l’argilla. I bambini si sono dimostrati da subito molto contenti della proposta, hanno sperimentato i semplici suggerimenti che venivano dati loro durante gli incontri per rendere le loro competenze di manipolazione man mano sempre più articolate, e ci hanno stupito, oltre che per l’entusiasmo che comunicavano, anche per la ricchissima creatività mostrata e per la curiosità con cui provavano ad esplorare questo nuovo materiale.

L’attività prevista per le classi quarte, invece, si è inserita nel percorso più ampio di educazione civica che la scuola sta coltivando in diverse materie: con Bell’Impresa! i bambini hanno riflettuto su diversi temi legati al mondo digitale, confrontandosi con noi e tra loro rispetto ad un fenomeno così vasto e complesso. Abbiamo parlato di dati sensibili, di troll, di fake news e di cyberbullismo, ma anche di quanto tempo passino online, degli strumenti che utilizzano, di quali siano i loro videogame preferiti e se siano effettivamente adeguati alla loro età. Durante gli incontri li abbiamo visti molto curiosi e partecipi, con tante domande ed una voglia quasi incontenibile di intervenire per raccontare anche le proprie esperienze. Abbiamo assaporato il “vero crescere”, dove i bambini parlano, chiedono, esprimono, si posizionano alla cattedra, dalla parte di chi ha cose interessanti da condividere con gli altri per far aumentare le conoscenze, le riflessioni e l’autoconsapevolezza su tematiche di estrema attualità, quale il mondo digitale.

Oltre a questi percorsi, il cuore del progetto, ovvero la costituzione di una Cooperativa Simulata, è stato dedicato a due classi terze. Gli incontri sono avvenuti il pomeriggio in orario curricolare, a cadenza settimanale alternata, e durante quest’anno, anche a causa dei vari vincoli dovuti alla pandemia, abbiamo proceduto con due percorsi distinti nelle due classi, con l’auspicio di poterli unificare nelle prossime annualità.
La prima serie di incontri è stata di stampo teorico, mirata a comprendere come funziona una cooperativa, a scoprire i propri talenti, i ruoli più adatti a ciascuno e a creare il contesto in cui poi organizzare il lavoro pratico: i bambini hanno ideato due città immaginarie “La Città delle Forme Geometriche” e “Kristinankkianpunki”, popolate da allegri abitanti danzanti e da misteriose volpi sagge! Hanno pensato insieme a cosa poter realizzare per contribuire a render migliori la loro scuola ed il loro territorio allenandosi a confrontarsi con modalità democratiche di ascolto, parola e rispetto dell’altro.

Durante l’esplosione delle idee, sono emersi dai giovani ragazzi molti sogni, desideri, immaginari… e unendoli tutti, è comparso sulla lavagna il mondo futuro che questi bambini vorrebbero: una scuola con animali veri, un pollaio con galli e galline, un cortile con cani e un campo con cavalli! Si respirava la voglia del prendersi cura degli animali forse dovuta alla comparsa nel giardino scolastico di un gattino durante il momento della ricreazione!
Questo aspetto di cura dell’altro è centrale nell’educazione e si rispecchia anche nella cura degli ambienti e del territorio.
Così, nella successiva fase di esame di realtà e di fattibilità delle idee, si è cercato di non perdere questo importante significato e di convogliare i sentimenti dei bambini su altri “oggetti di cura”. Si è riflettuto su quali fossero le idee più facili o urgenti da realizzare ed abbiamo poi valutato cosa ci serviva, quanto tempo avremmo impiegato e così via, insomma, abbiamo cominciato a progettare con loro. Con ogni classe abbiamo quindi lavorato alla realizzazione di due idee, tenendo in cantiere le altre per l’anno prossimo, o addirittura questo, se fossimo stati tanto bravi da finire in fretta con le prime due.

Una classe ha deciso di costruire una struttura in legno che servisse per giochi di ruolo tra coetanei nel tempo libero e si prestasse, in futuro, a diventare un piccolo teatro per progetti più articolati e ha pensato poi di trasformare in aiuola uno spazio verde del giardino della scuola, dove abbiamo iniziato a piantare delle aromatiche ed altre piante.
L’altra classe si è dedicata alla costruzione di alcune casette per uccelli e, come seconda idea, i bambini hanno pensato di progettare ed organizzare degli incontri di sensibilizzazione riguardanti il tema dell’ambiente, da proporre il prossimo anno ad alunni più piccoli della scuola.

Anche se non sempre è facile imparare a lavorare insieme, i bambini aspettano il venerdì, che è il giorno di Bell’Impresa!, con un grande sorriso, desiderosi, nonostante le fatiche, di mettersi alla prova e sperimentarsi in attività che li rendono, ogni volta, un po’ più competenti e li accompagnano nel diventare “grandi” con un pizzico in più di consapevolezza e competenza!

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