La scuola come Bene Comune

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Le scuole sono i luoghi dove si incrociano persone di età diverse, di condizioni sociali diverse e di esigenze diverse: ci sono le studentesse e gli studenti, le /gli insegnanti e il personale non docente, i genitori, talvolta anche i nonni.  La scuola inoltre è un’impresa, ha un capitale fisico, costituito dagli edifici scolastici, ha un corpo docente che riceve uno stipendio per il lavoro che fa; ha una missione culturale che la porta verso una domanda di senso: vuole occuparsi solo di formazione o vuole essere un’agenzia educativa che opera per il cambiamento? Vuole fornire conoscenze e tecniche o mettere queste conoscenze e tecniche a disposizione di cause utili per tutti, educare all’empatia, alla cooperazione e all’imprenditività, alla sostenibilità? Queste sono le domande guida che ci aiutano a spiegare perché la scuola sia un bene comune o meglio, perché il progetto Bell’Impresa abbia scommesso su una scuola che può e vuole essere considerata bene comune.

Le risposte ovviamente sono complesse e non univoche, perché le scuole non sono tutte uguali, sono in luoghi diversi, all’interno di edifici diversi, sono fatte di persone diverse. Tuttavia, in 10 scuole della provincia di Verona stanno accadendo alcune cose che le accomunano e che stanno permettendo di convogliare le energie di tutti nell’ immaginare e nello sperimentare una scuola come bene comune, ve le raccontiamo con 4 parole chiave.

  • Cooperazione: sono partite o stanno partendo 10 Cooperative scolastiche, all’interno di altrettanti istituti scolastici; la cooperativa di fatto è un’impresa, ma non è un’impresa individuale, è un’impresa collettiva ed altamente democratica: i ragazzi stanno imparando quindi come nasce una cooperativa, da quali organi è composta, ma anche a come darsi degli obiettivi comuni e degli strumenti per realizzarli.
  • Cura: la cooperativa non ha interessi individualistici, ma opera nell’interesse della collettività e, in questo caso, nasce da una collettività di studenti e coinvolge, non solo la scuola, ma il territorio e la comunità di cui la scuola fa parte. Gli obiettivi e quindi le attività della Cooperativa, punteranno alla realizzazione di qualcosa che sia negli interessi di tutti: un murales che abbellisca il muro della scuola, un orto nel cortile, un video documentario e molto altro. L’importanza non sarà data solo a quanto realizzato, ma all’intero processo, che servirà appunto a far toccare con mano il significato di “prendersi cura di un bene comune”.
  • Sostenibilità: in quanto impresa, la cooperativa ha bisogno di persone che collaborano per il raggiungimento degli obiettivi e di fondi che diano effettiva sostenibilità ai desideri, che si trasformano così in progetti. Il proverbio dice che “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, a noi piace insegnare che “tra il dire e il fare c’è di mezzo un progetto di sostenibilità”.
  • Futuro: la scuola, le scuole offrono occasioni eccezionali per imparare a riconoscere, eleggere, custodire i beni comuni. Nelle scuole si sperimentano ogni giorno vari problemi e si sperimenta anche la possibilità di trasformare i problemi in opportunità. Possiamo dire che abbiamo scelto l’anno giusto per sperimentare problemi e difficoltà, ma che è anche l’anno in cui serve di più a tutti un orizzonte di futuro e di speranza.

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