Infanzia, sostenere e riconoscere l’Alleanza Educativa Regionale

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Valorizzare i contenuti del progetto “Bambini 6.0 – Sei sensi. Zero Confini” per tutelare i diritti dell’infanzia

La celebrazione della Giornata Internazionale dell’Infanzia è l’occasione per ribadire quanto sia attuale l’urgenza di elaborare scelte strategiche ed operative che coinvolgano tutti i soggetti istituzionali e le agenzie educative, per affermare e realizzare concretamente una “cultura diffusa dell’infanzia”, partendo dalla puntuale declinazione delle esigenze educative dei piccoli e delle istanze di conciliazione delle famiglie, tenendo in debita considerazione anche le specificità dei singoli ambiti territoriali locali”.

È quanto ha dichiarato Domenico Bianco, Vice Presidente del Consorzio “La Città Essenziale” in relazione al tema della costruzione delle “alleanze educative”, tema che sarà oggetto del convegno regionale in programma a Potenza il prossimo 26 novembre 2019, presso l’Università degli Studi di Basilicata (Via Nazauro Sauro, 85).

“In  Basilicata – ha aggiunto Domenico Bianco – abbiamo urgenza di portare a termine la creazione di una Alleanza Educativa Regionale, sollecitando le istituzioni politiche locali a riconoscere e sostenere questa “comunità educante” in costruzione, anche alla luce dell’esperienza fatta con il  progetto “BAMBINI 6.0 – Sei sensi.Zero confini”, coordinato dal Consorzio “La Città Essenziale”, che sta producendo uno sforzo operativo finalizzato alla concreta attuazione della predetta “alleanza educativa regionale”, attraverso regole e responsabilità distribuite tra i partner del progetto, gli enti pubblici, la Regione Basilicata, le amministrazioni locali, il privato sociale, l’associazionismo locale, le famiglie, la scuola, la Caritas”.

“Cogliendo l’opportunità offertaci da questo incontro – ha concluso il Vice Presidente del Consorzio “La Città Essenziale” – dovremo ribadire che è questo il momento di serrare i ranghi e di abbracciare le responsabilità, perché solo in questo modo potremo assicurare al mondo dell’infanzia delle opportunità educative e culturali adeguate rispetto alle sollecitazioni alle quali sono quotidianamente esposti i più piccoli. Insieme alle famiglie – sostenendole nella loro funzione parentale – dovremo lavorare alacremente ed in sinergia, per evitare di disperdere energie e risorse e per porre le basi per un modello integrato – contenuto nel progetto Bambini 6.0 – di educazione ed istruzione dalla nascita sino ai 6 anni, che superi un approccio meramente assistenziale e garantisca continuità e contiguità nell’offerta educativa per la Prima Infanzia”.

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