Street art a Napoli. I murales al Centro Storico da non perdere

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Ecco il mondo sociale artistico e creativo in cui immergiamo Arteteca e la sua ludoteca napoletana. Napoli come una grande tela da dipingere. Sono anni ormai che l’antica partenope è scelta da molti street-artist di ogni parte del mondo, come città adatta ad ospitare le loro opere di strada. In piazza Gerolomini, a pochi passi da via Duomo e via Tribunali, proprio dove sorgerà una delle due ludoteche museali del progetto Arteteca, si trova l’unica opera certa in Italia di Banksy, lo street artist inglese più famoso al mondo.

“La Madonna con la pistola” (questo è il nome del murale) è nel cuore antico della città ed è stato “adottato” dai commercianti della piazza che lo proteggono dietro ad un plexiglass. A due passi c’è “San Pino Daniele”, il murale di TvBoy (salito agli onori della cronaca per il murale del bacio tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini apparso a Roma nel giorno dell’insediamento del nuovo Parlamento), il quale ritrae il cantautore partenopeo che imbraccia sorridente la sua chitarra sormontato da un’aureola da santo.

La “Madonna con la pistola” di Banksy a Piazza Gerolomini, Napoli

A piazza Cardinale Sisto Riario Sforza, di fronte al Pio Monte della Misericordia, c’è l’opera di street art di Roxy in the Box dal titolo “Mission Possible”. Il murale raffigura San Gennaro con un quotidiano tra le mani che titola: “Fate presto, lavoro per tutti, turismo e cultura” e in un’altra pagina, “Drink Neapolitan”. Al suo fianco, Caravaggio con in mano il New York Times e un Supersantos sotto il piede destro. La scelta di raffigurare il noto pittore non è casuale, visto che all’interno del Pio Monte sono esposte alcune opere dell’artista come “Le sette opere di misericordia”.

A Forcella, di fianco alla chiesa di San Domenico Maggiore, campeggia il gigantesco murale (ben 15 metri d’altezza) del writer napoletano Jorit Agoch, raffigurante un giovane san Gennaro con lo sguardo rivolto verso l’alto. Sulle pareti dell’ex ospedale psichiatrico giudiziario di Materdei, lo street artist “Blu”, ha ritratto due personaggi: un grosso omone verde dagli occhi spenti che cerca di spezzare le catene che lo tengono bloccato e un uomo, stavolta dal volto rosso, ritratto mentre con i denti cerca di sfilarsi di dosso la camicia di forza. Infine non si possono non citare due artisti napoletani; Cyop e Kaf che nel corso degli anni hanno realizzato tantissime opere in città. Nei Quartieri Spagnoli, è possibile ammirare le duecento opere da loro realizzate negli anni.  

Il San Gennaro di Jorit a Forcella
Il murale sul palazzo del palazzo dell’ex OPG
Un murale di Cyop e Kaf ai Quartieri Spagnoli, napoli

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