Associazione Cora, sostegno alla solidarietà sociale
di lenuvole
L’associazione C.O.R.A. onlus persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale nei settori della tutela dei diritti civili, formazione, istruzione, promozione della cultura e dell’arte e contrasto alla violenza di genere a favore di donne, minori, anziani, LGBT e migranti. Sostiene con azioni di inserimento al lavoro soggetti che si trovano in condizioni di svantaggio sociale, familiare, economico, psichico e fisico. Carla Capaldo è responsabile del progetto Arteteca.
Carla Capaldo, come è venuta l’idea di partecipare al bando
L’Associazione CORA che opera sul territorio dal 1999, ha tra le sue finalità principali quello di lavorare con le fasce più deboli del mercato del lavoro. Lo sviluppo economico e sociale di questi ultimi 20 anni ha subito un’accelerazione. Lo sforzo, quindi, è mirato al continuo adattamento richiesto alle persone è divenuto fonte di grande incertezza e fatica. Le donne in prima persona e i minori, da sempre, rappresentano la fascia sociale maggiormente penalizzata ed esposta. Non è da ora che la mancanza di strutture sufficienti all’infanzia per i meno abbienti è uno degli aspetti critici del nostro territorio.
Tema, questo, che vede da anni uno scarso intervento dello Stato, la cui offerta è piuttosto insufficiente rispetto ai bisogni espressi. Il bando Prima Infanzia è stata una occasione per sperimentare un’azione che possa rappresentare un modello di intervento, replicabile in altre realtà del nostro territorio. Bambini con bisogni inespressi ci sono ovunque.
Come si è costituito il partenariato
Il partenariato si è costituito tra soggetti che hanno lavorato insieme in altre esperienze. La centralità delle attività messe in campo ha riguardato sempre la fascia dei minori e delle fasce deboli.
Perché Cora, specializzata da anni nella violenza di genere, ha deciso di aderire ad un progetto sulla povertà educativa.
L’Associazione in passato ha lavorato non solo sul tema della violenza sulle donne, ma anche sui temi sociali di sostegno. Vorrei ricordare che la violenza domestica spesso non è avulsa da condizioni famigliari in cui si vivono condizioni di povertà, di dipendenza da droghe. In questi casi il cui coinvolgimento dei minori è molto segnato nel comportamento dagli eventi di conflitto. Diciamo che queste condizioni famigliari non sono necessariamente aggiuntive al fenomeno della violenza domestica. Tale problema è ampiamente diffuso anche in famiglie che non presentano difficoltà socio-economiche.
Cora ha già lavorato con Fondazione con il Sud a Forcella, ci racconti un po’ di questa esperienza pregressa.
Sì, abbiamo avuto un’altra esperienza con la Fondazione. Il “Piazza Bella Piazza” per un coordinamento di area a Forcella nel 2014. Il progetto era rivolto a donne italiane e straniere con figli residenti nel quartiere. L’attività si è svolta all’interno dell’ex Cinema Italia a Forcella, dove si sono realizzate tutte le nostre iniziative. Siamo riusciti a coadiuvare un gruppo di circa 40 donne. Tutte mobilitate nel laboratorio teatrale e in attività di servizio collaterali. L’attivazione di borse lavoro, servizi di animazione e baby parking per i bambini e percorsi di autoimpiego con buoni risultati.
In che modo è possibile avvicinare le famiglie e i bambini al progetto Arteteca e farne capire le potenzialità.
Io penso che la potenzialità di un progetto risieda nel livello di credibilità della proposta stessa. Inteso nella sua reale fattibilità e non nelle intenzioni, per dirlo semplicemente… “Io ci credo e partecipo perché comprendo il senso di quello che tu vuoi realizzare”; che quello che metti in atto risponde a un bisogno che riesci a soddisfare”. L’idea del coinvolgimento attivo dei genitori dei bambini che saranno di volta in volta coinvolti. Dovranno anche essi rispondere alle intenzioni di volersi orientare verso la ricerca di uno sviluppo personale che non passa solo e attraverso il soddisfacimento economico. Cercare, per quanto possibile, di essere un genitore più consapevole. Questo è il nostro obiettivo, le cui forme di realizzazione sarà nostro compito attuare.
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