Edilizia scolastica e spazi alternativi

di

Edilizia scolastica e spazi alternativi. Dopo le linee guida che il Governo sta emanando per la riapertura del nuovo anno scolastico, il focus, attualmente, è concentrato sulla situazione dell’edilizia delle scuole sul territorio nazionale e sulla possibilità di ricavare spazi alternativi. In questo scenario, progetti come Arteteca ed i musei in generale, rappresentano un’opzione ulteriore di spazi per la didattica. Le ludoteche, da settembre, ripartono con le attività che saranno svolte in totale sicurezza e nel pieno rispetto del protocollo Covid-19.

Il report dell’Osservatorio Con i Bambini e Openpolis

Nell’ambito della situazione dell’edilizia scolastica, in vista del rientro degli alunni a settembre, l’osservatorio Con i Bambini e Openpolis hanno realizzato un report. Dallo studio, prendendo in considerazione anche le linee guida del Governo, è emerso un primo elemento interessante: molti edifici scolastici in uso non sono stati costruiti appositamente per questo scopo, ma riadattati solo successivamente per attività didattiche.

Alcuni dati

“In Italia, circa il 77% degli edifici scolastici è stato costruito già con questa funzione, – si legge nel report – mentre quasi un edificio su 4 (23%) è stato riadattato solo in seguito per un uso scolastico. Queste percentuali variano molto da regione a regione. Si trovano infatti al di sotto della media nazionale Campania (61% di edifici costruiti appositamente per uso scolastico), Emilia-Romagna (69%), Umbria e Calabria (70%), Lazio (73%), Liguria e Puglia (75%)”.

Focus sulla Campania

Concentrandoci sulla Campania si evince che quasi il 40% degli edifici scolastici non sono stati costruiti appositamente per uso scolastico. Anche tra le città maggiori ci sono comunque delle differenze. “Isolando i 15 comuni italiani con oltre 200mila abitanti, 8 presentano un dato in linea o superiore alla media nazionale. – spiega il report – In particolare Torino (oltre il 90% di edifici costruiti per uso scolastico) e Padova, Catania e Trieste (quota superiore all’80%). In 3 città la quota di edifici scolastici costruiti appositamente per questo scopo non raggiunge la metà del totale, in base ai dati Miur. Si tratta di Bologna, Milano e Napoli”.

Edifici storici o vetusti

Un altro aspetto da valutare nella realizzazione degli interventi è la presenza di edifici storici, o comunque vetusti. “Se si prende in considerazione l’incidenza di edifici che hanno almeno 100 anni, in Liguria circa il 20% del patrimonio edilizio scolastico è stato costruito prima del 1920, in Piemonte il 16% e attorno al 10% in Lombardia, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Toscana e Friuli-Venezia Giulia”. Le regioni dove incide maggiormente la presenza di edilizia scolastica post-1976 sono Puglia, Molise, Calabria e Sardegna. In questi territori circa la metà del patrimonio di edilizia scolastica è stato costruito negli ultimi 45 anni.

 

 

 

Regioni

Ti potrebbe interessare

Violenza di genere: l’antidoto è la gentilezza

di

Violenza di genere: l’antidoto è la gentilezza. Esistono tanti modi per sensibilizzare le persone, e soprattutto i bambini su temi così delicati....

Associazione Cora, sostegno alla solidarietà sociale

di

L’associazione C.O.R.A. onlus persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale nei settori della tutela dei diritti civili, formazione, istruzione, promozione della cultura e...

Cabina di regia Arteteca

di

Cabina di regia con tante idee e proposte per Arteteca. Un incontro con tutti i partner del progetto è servito per gettare...