Destinatari Arteteca: ritratto al tempo zero
di lenuvole
Destinatari Arteteca: ritratto al tempo zero. Efficacia, rilevanza e impatto. Sono questi i parametri utilizzati per il primo monitoraggio effettuato da Human Foundation, con il supporto della Scuola di Specializzazione in Pediatria, per i 100 bambini delle ludoteche Arteteca di Napoli e Santa Maria Capua Vetere. In una riunione di cabina di regia è stato presentato il “ritratto” dei destinatari del progetto. Bambini e nuclei familiari, così come sono stati delineati da un punto di vista socio-economico e psicologico al momento in cui le ludoteche hanno preso a funzionare.
Una sorta di fotografia al tempo zero
Attraverso i questionari rivolti alle famiglie, le schede di osservazione, le schede anagrafiche, sono stati ricavati i dati della linea di base che poi verranno incrociati nella seconda rilevazione di giugno, che servirà a capire quanto avrà inciso la partecipazione dei bambini alle attività di Arteteca. Dallo studio di Human Foundation e Pediatria è emersa una situazione socio-economica abbastanza delineata, dove la percentuale di disoccupati è decisamente alta, soprattutto tra le mamme. La maggior parte di esse ha deciso di occuparsi della casa e di non cercare lavoro. E’ sempre la mamma che accompagna, nella maggior parte dei casi, il bambino a scuola, gioca con lui, o gli racconta una storia, facendo emergere il ruolo marginale del padre, che impegnato con il lavoro, ha poco tempo da dedicare alla famiglia.
Di rilievo è il nesso che esiste tra la povertà educativa e la crescita del bambino
Nelle due città emerge soprattutto la difficoltà nello sviluppo del linguaggio (soprattutto a Napoli); un deficit di attenzione e concentrazione; di sviluppo motorio e delle capacità creative. La maggior parte delle famiglie, soprattutto a Napoli è costretta a delle rinunce a causa della situazione economica precaria. Il dato allarmante è che in media, nelle due città, solo il 15% si affida ai servizi sociali, assistenziali o educativi presenti sul territorio. Dato che stride con le risposte date sull’importanza dei servizi nelle proprie città, dove quasi la totalità reputa fondamentale avere un luogo dove poter passare del tempo frequentando attività ludico-ricreative; disporre di uno sportello di consulenza per genitori su eventuali problematiche; fruire di luoghi dove incontrare altri genitori con un esperto dell’età evolutiva.
Il livello socio-culturale delle famiglie, invece, è abbastanza omogeneo a Napoli e Santa Maria Capua Vetere
Più del 50% non possiede più di 10 libri per bambini in casa. La maggior parte delle famiglie lamenta la mancanza di servizi sul territorio inerenti all’educazione. Un dato importante che emerge è quello che escludendo i familiari, non ci sono persone a cui poter chiedere aiuto in eventuali emergenze che coinvolgono i bambini. Voglia di riscatto si evince dalla scheda sulla proattività e la partecipazione a corsi professionali. Quasi la totalità cerca sempre nuove opportunità per migliorare la propria vita. Nell’ultimo anno, però, quasi nessuno ha partecipato a percorsi formativi. Quasi assente però anche la partecipazione civica, come quella a comitati di quartiere oppure a delle iniziative locali dove poter progettare nuovi servizi.
Aspettative per Arteteca
Infine si il 70% dei genitori coinvolti a Napoli e il 75% a SMCV si aspetta che le ludoteche museali migliorino la qualità della vita del bambino e della famiglia. Vi attribuiscono un valore aggiunto in termini educativi e di socializzazione.
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