Convegno Arteteca: i musei luoghi della comunità educante

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Si terrà martedì 15 maggio alle ore 15 presso la Casa delle Arti e dei Mestieri nel Pio Monte della Misericordia (via Tribunali 253, Napoli) il convegno di apertura del progetto “Arteteca Ludoteche museali contro la povertà educativa”, dal titolo “Costruire la comunità educante a partire da una sperimentazione su spazi e metodi”.

Con il Convegno di apertura parte uno dei progetti, per la prima infanzia, selezionati dall’impresa sociale CON I BAMBINI nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Convegno vedrà un confronto sul problema nazionale (straripante in Campania) della povertà educativa minorile e sulle innovazioni sociali utili ad affrontarla. Come quella proposta da Arteteca: valorizzare in chiave civica e sociale il patrimonio storico-artistico, attivando gli stakeholder pubblici e privati che compongono la comunità educante. Comunità educante è un concetto sistemico che consente di leggere la povertà educativa secondo diversi piani interpretativi, per questo i lavori del Convegno coinvolgeranno differenti ottiche scientifiche: economia, sociologia, pediatria, pedagogia.

Il prof. Marani e la dott.a Parenti (Università di Napoli L’Orientale/Economia) offriranno un inquadramento socioeconomico: “I processi di riforma che negli ultimi decenni hanno interessato il settore museale, ne hanno modificato l’assetto prediligendo un tipo di gestione ispirata al miglioramento dell’efficienza e all’aumento dei visitatori. Tutto ciò richiede una riflessione sull’evoluzione delle politiche in campo museale e gli effetti che queste hanno determinato, con particolare attenzione ai cittadini e al territorio”. La prof.a Morilicchio (Univ. Federico II/Sociologia) descriverà le dinamiche e le trappole della povertà educativa: “Ci troviamo di fronte alla incapacità di formulare un progetto di vita che non si riveli un vicolo cieco (matrimoni e gravidanze precoci, microcriminalità).

La capacità di aspirare è minata dalla povertà educativa ed economica, da un ambiente urbano deprivato e segregante, dalla carenza di servizi pubblici: servono politiche che rendano i minori in grado di cogliere le opportunità disponibili”. Il prof. Guarino e la dott.a Continisio (Scuola di Pediatria, AUO Federico II) evidenzieranno le connessioni tra condizioni socioeducative e salute del bambino, spiegando così la valenza strategica di un’azione di screening pediatrico sui piccoli fruitori delle ludoteche museali Arteteca, finalizzato a prevenire o a segnalare tempestivamente possibili disagi psicofisici che sovente si associano a una condizione di deprivazione sociale, economica, culturale.

La prof.a De Biase, dirigente scolastico nel Cilento, racconterà una sperimentazione educativa basata su ecologia e radici territoriali. La realizzazione di un orto scolastico in cui produrre la bio-merenda e praticare il compostaggio, riconoscendo la stagionalità e la salubrità degli alimenti, è una prassi che da anni accompagna alunni e genitori verso una rinnovata consapevolezza intergenerazionale, e consolida la comunità educante in un contesto periferico che ha saputo ritrovare una propria dimensione attraverso la riscoperta dell’ambiente ecologico e sociale circostante.

Concluderà Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con Il Sud e dell’impresa sociale CON I BAMBINI, illustrando la strategia di intervento nazionale sul tema: “I dati riportati nel “Rapporto sulla povertà educativa”, da noi promosso, fanno emergere l’immagine nitida di un grande problema sociale.  Nell’analisi svolta, i Comuni delle Province campane sono tra quelli in cui mancano i più elementari servizi per la prima infanzia, a scapito del cospicuo numero di minori di età compresa tra 0-2 anni. La Campania, superando con il 2,7% la media italiana del 2,5%, è la seconda regione d’Italia con più bambini (159 mila bambini). Napoli, con il 2,65% della popolazione, è la città che, insieme a Palermo e Catania, registra la presenza più significativa di minori 0-2 anni. Le carenze sono quindi importanti se si pensa a quanti bambini non hanno la possibilità di frequentare un asilo nido, una ludoteca, o a quanti che non hanno accesso ai servizi di base necessari alla loro crescita psicofisica.

La sfida del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile” è quella di mettere in campo iniziative guidate da enti del Terzo settore, che siano capaci di contrastare il fenomeno della povertà educativa, generando buone pratiche e coinvolgendo non solo le scuole, ma le intere comunità del territorio. Le Fondazioni di origine bancaria, con il sostegno del precedente Governo che ha riconosciuto un consistente credito d’imposta, hanno costituito il “Fondo per il contrasto della Povertà Educativa Minorile” con una dotazione triennale di 360 milioni di euro. Incaricata dell’attuazione degli interventi è l’impresa sociale CON I BAMBINI, interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. Finora sono stati pubblicati tre bandi: Prima Infanzia (0-6 anni), con 80 progetti approvati – tra cui Arteteca – per un importo complessivo di 62,2 milioni di euro; Adolescenza (11-17 anni), 86 progetti approvati per 73,4 milioni di euro e Nuove Generazioni (5-14 anni), per il quale sono pervenute 432 proposte progettuali.”

 

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