Sei pezzi di legno e un rompicapo per riaccendere la voglia di imparare

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 EVENTI AD HOC

“Il Truciolo” è un’attività famigliare fondata nel 1960.

Paolo e Stefano Santambrogio, esperti artigiani che oggi gestiscono l’azienda, hanno proposto ai ragazzi di Cometa lo studio pratico e la lavorazione di uno dei celebri solidi di Leonardo: il dodecaedro.

Il laboratorio si è tenuto il 15 dicembre 2021 in Cometa dove si sono messe alla prova le ragazze e i ragazzi del “Liceo del Lavoro”.

Ognuno aveva davanti a sé sul proprio banco una dima, al cui interno doveva essere inserito il parallelepipedo di legno che avrebbe poi composto le facce del dodecaedro: la dima era scavata obliquamente per poter accompagnare il taglio obliquo tipico del mattoncino che costituisce il solido.  Ognuno dei partecipanti ha quindi imparato ad impugnare un segaccio e a utilizzarlo con la giusta forza, per arrivare velocemente, ma senza incidenti, a un buon taglio.

Il metodo di apprendimento proposto dai maestri ebanisti durante il laboratorio si è fondato sulla pratica e sulla soluzione logica ai problemi che ne possono derivare, per poi approdare allo studio, all’analisi e comprensione teorica delle sue regole. È l’esperienza che genera conoscenza. Anche il professore di matematica, presente per aiutare i ragazzi, ha apprezzato l’efficacia didattica di un approccio pratico, che spesso manca nelle materie teoriche.

Infine, insieme ai Maestri artigiani e ai docenti presenti, è stato spiegato il procedimento del complicato assemblaggio dei pezzi. Tutti i partecipanti sono stati pazientemente accompagnati dai Maestri e dai Tutor durante l’assemblaggio del dodecaedro, e sono riusciti con grande soddisfazione a portare a termine l’arduo esercizio.

In particolare L., un ragazzo della classe, una volta lasciati uscire i compagni, è tornato dai Maestri a chiedere che gli fosse fatto vedere ancora, che gli fosse spiegato meglio.

Questo è sicuramente un grande risultato educativo: quando ci si relaziona con ragazzi in difficoltà, qualsiasi sia la natura di questa difficoltà, spesso questa si manifesta nei termini di una apatia, una mancanza di interesse. Accendere in questo modo la curiosità di L. ha significato far crescere in lui una speranza e una fiducia che può fare la differenza nel suo percorso di crescita e di maturità.

La grande lezione dei Maestri artigiani è forse stata proprio questa: aver saputo accendere e alimentare la curiosità e la fiducia dei ragazzi.

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