Affido Culturale – la cultura contro il bullismo
di Affido Culturale
Affido Culturale è un progetto nazionale selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo contro la povertà educativa minorile. Tale iniziativa ha tra gli obiettivi l’inclusione sociale e la conoscenza dell’altro.
Le famiglie, che partecipano al progetto, seguono eventi culturali e ludici.
La cultura e la condivisione possono aiutare i più giovani a conoscere sé stessi e gli altri. Un processo importante nella crescita che li aiuta anche a capire fenomeni sociali devianti.
Tra questi, ci sono sicuramente il bullismo e il cyberbullismo.
Teatro, cinema e letteratura, da alcuni anni, si occupano di questi due temi con opere specifiche.
Il bullismo a teatro
Nel mondo del teatro, il tema del bullismo è ampiamente trattato al fine di sensibilizzare i ragazzi di tutte le età. Un modo per fargli vivere forti emozioni e farli riflettere su un tema che li riguarda direttamente. Alcuni spettacoli offrono il punto di vista della vittima e qualcuno racconta tale fenomeno facendo parlare il bullo.
Vi proponiamo un breve excursus di alcuni spettacoli che, negli anni precedenti, sono stati ospitati al Teatro dei Piccoli di Napoli per Casa del Contemporaneo, due realtà convenzionate con AC.
Branco di scuola. Una semplice storia di bullismo è una produzione Nonsoloteatro, scritto e interpretato da Guido Castiglia. La storia di un fratello e una sorella che, in maniera diversa, sono stretti nella morsa del bullismo reale e discriminante Un bullismo costante e latente e, a volte, apparentemente innocuo ma psicologicamente devastante.
Terry è una produzione Teatro delle Briciole /Solares Fondazione delle Arti, scritto da Davide Giordano. Lo spettacolo racconta il punto di vista di chi bullizza e non di chi ne è vittima. Se provassimo per un attimo a sospendere il giudizio nei confronti del bullismo e tentassimo di relazionarci con un ragazzo che ha fatto degli errori sulla pelle di un compagno di classe cosa ne verrebbe fuori? Cosa scopriremmo? Conoscere il punto di vista di un bullo può essere un buon modo per avvicinarci a un problema così vasto e articolato? Il bullismo è qualsiasi atteggiamento ripetuto nel tempo che causa disagio all’altro? Nasce e si alimenta solamente a scuola?
Io me ne frego! è una produzione Manifatture Teatrali Milanesi/Quelli di Grock, scritto da Valeria Cavalli. È una storia che narra l’amicizia di due ragazzi che si conoscono fin dall’infanzia. Il racconto svela un rapporto che nel tempo diventa oppressione di uno nei confronti dell’altro. L’amicizia, che all’inizio era caratterizzata da una spensierata leggerezza, si incrina diventando una continua prevaricazione.
Racconti sul bullismo
La narrazione sul tema del bullismo è molto vasta. Basti pensare che è possibili dividere i libri in base alla fascia di età dei giovani lettori, andando dai tre anni in su. Ci sono anche libri destinati alla lettura dei genitori e dei docenti per accompagnarli nella gestione di questa grave problematica.
Per i bambini dell’Asilo, ad esempio, possiamo citare Topo Tip. Aiuto, ci sono i bulli! Di Marco Campanella. Il protagonista è il povero Topo Tip, angariato dai compagni più grandi e prepotenti. Ma la sua mamma e la maestra sapranno come aiutarlo e il nostro simpatico topolino troverà anche una compagna carina con cui fare amicizia.
Il bullismo di Naomi Tipping è un libro pop-up che affronta il problema del bullismo, sia fisico sia psicologico, ed è un utile strumento anche per gli adulti. Le informazioni sono presentate in maniera molto chiara e diretta, con illustrazioni vivaci, permettendo così sia una lettura da soli sia in presenza di un adulto. Le ultime pagine del libro servono per annotare eventuali episodi di bullismo e lo scopo principale è proprio quello di incoraggiare i bambini ad aprirsi e parlare.
Per gli studenti delle scuole elementari, è possibile iniziare ad affrontare temi più complessi, come la discriminazione, spesso associati al bullismo. Nina e la capanna del cuore di Michela Albertini narra di una bambina di origine albanese che si trasferisce in una nuova città con la sua famiglia. L’inserimento a scuola sarà molto difficile, a causa dell’ostilità di alcuni compagni, che la deridono con dispetti e pregiudizi razziali. Per fortuna, insieme alla sua famiglia, troverà aiuti inaspettati, che la porteranno ad acquisire una nuova e più consapevole serenità interiore.
Rose non è una tartimolla di Colas Gutman vede come protagonista una ragazzina con difficoltà di linguaggio. Dice parole strane e tutti ridono di lei. Neanche gli insegnanti comprendono i suoi problemi ed è costretta a cambiare spesso scuola. Ma nella sua nuova scuola, Rose diventa il nemico numero uno dei bulli delle medie e si attira le simpatie dei compagni.
Per le scuole medie, possiamo citare Camminare correre volare di Sabrina Rondinelli. Una storia di bullismo al femminile vissuta attraverso gli occhi della ragazza “cattiva”. Asia ha 14 anni e vive in un quartiere popolare con la madre depressa. Va male a scuola e si accanisce contro Maria, troppo studiosa e troppo per bene. Nonostante la tensione tra le due ragazze arrivi al massimo, ben presto scopriranno di avere in comune più di quanto pensassero, a cominciare dalla difficoltà di crescere.
Un libro utile per gli adulti per affrontare il tema del cyberbullismo è Il metodo anti-cyberbullismo: per un uso consapevole di internet e dei social network di Claudia Spinosi. Questo libro intende offrire una guida pratica per comprendere e contrastare il bullismo online in un’ottica educativa e culturale che aiuti concretamente genitori, insegnanti e operatori a ricostruire un quadro articolato di difficoltà e disagi. Oltre a riportare esempi di studi scientifici sul fenomeno, il testo offre un metodo semplice e pratico che fa leva anzitutto sulla sensibilizzazione di scuola, famiglia e istituzioni per usare consapevolmente i nuovi ambienti comunicativi.
Bullismo e cyberbullismo al cinema
Anche il mondo del cinema è ricco di narrazioni relative a tali fenomeni. Ve ne proponiamo alcuni tra i più famosi.
Carrie. Lo sguardo di Satana di Brian De Palma, la cui protagonista è una ragazza delle superiori tormentata ed emarginata, senza fiducia in sé stessa e senza la consapevolezza della potenza delle sue facoltà telecinetiche. Ben presto rivelerà la sua vera indole e farà sprofondare i perversi compagni e la madre psicopatica in un vortice di terrore e distruzione.
Il signore delle mosche di Harry Hook
Il pericolo di una catastrofe nucleare induce le autorità inglesi ad evacuare gli studenti da un college. L’aereo che trasporta in salvo i ragazzi precipita, però, su un’isola disabitata. Gli adolescenti, per sopravvivere, sotto la guida di Ralph si dividono in squadre spartendosi i compiti di costruire capanne, procurarsi il cibo e mantenere acceso un fuoco. Quando subentra la stanchezza e la pigrizia, l’organizzazione razionale voluta da Ralph cede il posto alla violenza del gruppo di Jack. I nuovi capi spadroneggiano sui più deboli ed eleggono una divinità – una testa di maiale infissa su un palo e bersagliata da nugoli di mosche – alla quale occorre fare sacrifici.
Stand by me. Ricordo di un’estate di Bob Reiner, tratto da un romanzo di Stephen King. Quattro ragazzi decidono un giorno di partire da Castle Rock, nell’Oregon dove abitano, per una escursione verso il bosco, incamminandosi lungo i binari della ferrovia. Battendo sul tempo una banda di ragazzotti, i giovani esploratori incappano nel cadavere di un ragazzo.
Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores, dove il protagonista è Michele, un adolescente apparentemente come tanti che vive in una tranquilla città sul mare. A scuola sia popolare, non brilla nello studio e non eccelle negli sport. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Ma il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria. Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.
Affido Culturale
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