A Torino prende il via il terzo e ultimo anno di Youth and Food
di slowfood
I ragazzi coinvolti nel progetto sono sette: vengono da Albania, Egitto, Tunisia e Turchia
Vengono da Albania, Egitto, Tunisia e Turchia e sono arrivati in Italia da soli, ancora minorenni. Nei giorni scorsi, per sei ragazzi e una ragazza è cominciato il percorso di Youth and Food – Il cibo come veicolo di inclusione, messo a punto da Slow Food e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Sono i minori stranieri non accompagnati che, in questo terzo e ultimo anno di progetto, seguiranno a Torino i corsi di formazione per imparare un mestiere nel settore agroalimentare ed entrare nel mondo del lavoro, come già hanno fatto i circa trenta giovani protagonisti dei primi due gruppi.
A fine febbraio, negli spazi delle Fonderie Ozanam del capoluogo piemontese, i ragazzi si sono incontrati per la prima volta: emozionati e curiosi, certamente anche un po’ spaesati, com’è comprensibile. Tutti sono arrivati a Torino senza la propria famiglia, ma grazie al progetto Youth and Food – Il cibo come veicolo di inclusione hanno trovato una grande comunità pronta ad accoglierli e ad accompagnarli verso l’autonomia. Questi sette giovani hanno già iniziato a seguire le lezioni – i corsi riguardano sia la lingua italiana, sia l’ambito culinario e gastronomico – per poi iniziare il periodo di tirocinio. Apprenderanno nozioni, insegnamenti, regole, ma soprattutto troveranno affetto e calore.
I partecipanti saranno coinvolti nel programma di Road to Terra Madre e, nei prossimi mesi, saranno protagonisti di diversi momenti di condivisione con la cittadinanza torinese, come i concerti dell’Orchestra Terra Madre e le cene conviviali aperte al pubblico. Un momento di scambio e di reciproco arricchimento, partendo naturalmente dalla cultura – o meglio, dalle culture – del cibo.
Youth & Food – Il cibo veicolo di inclusione è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Messo a punto da Slow Food, si svolge nell’arco di tre anni e coinvolgerà in tutto 60 minori stranieri non accompagnati nelle città di Agrigento e Torino, grazie alla collaborazione con Al Kharub cooperativa sociale, Sanitaria Delfino Società Cooperativa Sociale, Coop.Meeting Service Catering, Associazione Multietnica dei Mediatori Interculturali (AMMI), Comune di Torino, Servizio VIII – Centro per l’Impiego di Agrigento, C.P.I.A. di Agrigento.
“Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org”.
Ti potrebbe interessare
“I futuri cuochi di Torino”, a tavola con i ragazzi del progetto Youth & Food
di slowfood
Al via le cene preparate da migranti minori non accompagnati sotto la guida di chef da tutto il mondo. Gli eventi al...
Quando i MSNA ritornano masnà
di slowfood
Youth & Food – Il cibo come veicolo di inclusione, il progetto messo a punto da Slow Food insieme a diversi partner...
“L’agricoltura, il lavoro più nobile”: la storia di Kareem, dall’Egitto
di slowfood
Oggi ha diciott’anni, ma quando è arrivato in Italia era un MSNA, minore straniero non accompagnato: nel suo Paese di origine ha...