La Dott.ssa Cervino racconta le attività del Progetto V.E.R.S.O.A. a Palermo

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Con la Dott.ssa Lorena Cervino, un’educatrice socio-pedagogica, parliamo delle attività teatrali e coreutiche che si sono tenute presso il Collegio di Maria La Purità di Palermo, a San Lorenzo. «La mia area d’intervento si colloca nel coordinamento con la scuola dell’infanzia e con la pianificazione dei corsi e laboratori di teatro-danza con i bimbi della Primaria e con i pre-adolescenti della secondaria del Collegio di Maria della Purità di San Lorenzo. L’anno scorso abbiamo messo in atto questo progetto di laboratorio di teatro-coreutico con i ragazzi dai 6 ai 13 anni che interagivano tra loro con linguaggi differenti vista la differenza d’età».

Dopo una prima tappa di presentazione, i ragazzi coinvolti hanno messo alla prova la loro creatività: «Chi ha preso parte al nostro corso ha in primis imparato le prime unità di movimento, di recitazione e d’uso del linguaggio del corpo, con la danza intesa come espressione di sé. Si tratta sempre di un linguaggio non verbale. I ragazzi hanno lavorato durante l’anno per mettere in scena tre musical: in “Sister Act”, si riprendeva il tema della povertà di New York per seguire le orme dei protagonisti dell’opera immedesimandosi in loro. L’esperienza è iniziata ad ottobre 2018 e si è chiusa a giugno 2019. Nella stessa serata un altro spettacolo inglobava varie fiabe mescolate tra loro, con storie intrecciate fra loro e reinterpretate in maniera molto positiva. Il prossimo obiettivo sarà rendere i ragazzi creatori di nuovi contenuti. Grazie alle loro storie di vita e alla loro creatività daremo loro spazio per parlare delle loro vicende personali pur non citando direttamente i propri disagi».

All’interno del Progetto V.E.R.S.O.A. sono previsti anche altri tipi di attività: «Abbiamo programmato un laboratorio di informatica per insegnare conoscenze di base della materia dal punto di vista pratico e strutturale. Abbiamo pensato di inserire qualcosa legato allo sport come il calcio, attività che affascina tantissimo i ragazzi e che può essere utile per favorire tra loro la cooperazione. L’anno scorso abbiamo totalizzato 26 presenze durante il nostro corso e anche le famiglie hanno partecipato attivamente agli spettacoli con l’organizzazione di scene abiti per le esibizioni. Sono stati attivati anche laboratori emozionali con i genitori in cui lo scopo era quello di interagire sempre con il linguaggio non verbale. La risposta è stata soddisfacente in quanto, paradossalmente, il teatro ci permette di esprimerci in maniera più spontanea, perché aiuta a spogliarci dalle maschere per superare le barriere e inscenare situazioni espresse liberamente grazie all’idea di interpretazione. Grazie alla psicoterapeuta Suor Iolanda, referente del Progetto V.E.R.S.O. con la scuola, si è anche reso attivo uno sportello d’ascolto per i ragazzi che hanno problematiche di varia natura: il progetto prosegue dando una mano a questi ragazzi con psicoterapia e con interventi sia individuali che collettivi».

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