La Scuola della Pace di Torino, un luogo dove sognare

di

A Torino la Scuola della Pace di via Steffenone continua ad essere un punto di riferimento per tanti bambini della città. L’anno scolastico è ormai iniziato da qualche mese, ma nuovi amici continuano a bussare alle porte del doposcuola gratuito, incluso in Valori in Circolo – progetto promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.

Un ponte tra il campo rom e la Scuola 

È stato così che i volontari della Scuola della Pace hanno conosciuto Francesca (nome di fantasia), bimba rom di 8 anni; per lei, la Scuola della Pace rappresenta un luogo diverso dalla sua vita nel campo rom di Piazza D’Armi, oltre che un luogo sicuro e accogliente dove poter vivere la sua vita di bambina. Il legame tra Francesca, la sua famiglia e la Scuola della Pace, ha permesso ai ragazzi di Valori in Circolo di conoscere meglio le difficoltà che affrontano quotidianamente tante famiglie Rom della città. Tra i bambini del campo sono molti i minori non scolarizzati e anche tra gli iscritti a scuola il rischio di dispersione scolastica è elevato. Con la pandemia, poi, la situazione si è ulteriormente aggravata. In questo senso, la Scuola della Pace, inclusa nel Progetto Valori in Circolo, vuole essere un punto di incontro tra scuola e territorio al fine di combattere la dispersione scolastica.

La casa dei sogni

Di recente si sono uniti alla Scuola della Pace anche Federica e Valerio (nomi di fantasia). I due fratelli vengono da una storia familiare difficile ed hanno sempre vissuto in posti e in situazioni che nessun bambino dovrebbe conoscere. Loro, però, sono forti e pieni di vita: appena finisce i compiti, Federica inizia a colorare e non si ferma più. Spesso disegna una casa grande piena di alberi e con tanti giochi con cui divertirsi; a chi glielo chiede, racconta che quella casa è la casa dei suoi sogni dove un giorno spera di vivere con i suoi fratelli e la sua mamma. Valerio, invece, è un bambino più introverso. Quando lo abbiamo conosciuto quasi non parlava, ma la Scuola della Pace lo sta aiutando anche in questo: ora, infatti, Valerio partecipa volentieri alle attività e spesso è lui stesso a proporre nuovi giochi. 

Rimettere i valori in circolo

Al momento di andare via, entrambi tentano di allungare la permanenza nascondendosi sotto i banchi: è il loro modo per dimostrare quanto, in così poco tempo, si siano affezionati alla Scuola della Pace. Questa, per loro, è una grande casa piena di colori, calda di affetto e amicizia dove, anche solo per poche ore alla settimana, possono trovare quella felicità e tranquillità che finora non hanno mai avuto. Con la speranza che, un giorno, una volta cresciuti, tornino alla Scuola della Pace per aiutare e per mettere in circolo quei valori che, allora, li avranno accompagnati nella crescita

Regioni

Ti potrebbe interessare

Comunicare con la lingua dei bambini: come abbiamo fatto sentire Lev, appena arrivato dall’Ucraina, un po’ più a casa

di

Un nuovo amico è arrivato alla Summer School di Novara; si chiama Lev, viene dall’Ucraina, non sa parlare bene l’italiano e non...

La Summer School a Catania: una vacanza all’insegna di Valori in Circolo

di

Anche quest’anno a Catania i bambini della Scuola della Pace, il doposcuola incluso in Valori in Circolo, hanno atteso con trepidazione la...

La Globalizzazione della solidarietà: un messaggio dei giovani di Valori in Circolo dalla Rotta Balcanica

di

Da qualche settimana si sono concluse le missioni invernali sulla Rotta Balcanica dei giovani di Padova coinvolti durante l’anno nelle attività del...