Il virus ci rende tutti eguali? Tutt’altro, a cominciare dai bambini!
di Centro per la Salute del Bambino
Ci sembra utile condividere il messaggio che Jack Shonkoff ha molto opportunamente lanciato ieri. Ma chi è Jack Shonkoff? Per i non addetti ai “lavori della prima infanzia” Jack è un pediatra dello sviluppo, e da tempo dirige, essendone stato l’ispiratore, il Center for Developing Childpresso l’Università di Harvard, dove insegna.
Molto di quello che sappiamo, e buona parte di quello che il Centro per la Salute del Bambino ha iniziato a fare sotto l’ombrello concettuale dell’ECD (Early Child Development), lo ha visto come scopritore, iniziatore, propugnatore, oltre che docente e conferenziere. Insomma, è uno dei nostri massimi maestri.
Cosa ci dice, dunque, Jack Shonkoff? In sintesi, in questo articolo, ci dice che non è affatto vero che il coronavirus (come tante altre malattie peraltro, quasi tutte, sia pure in misura e con modalità diverse) non guarda in faccia nessuno e colpisce tutti in misura eguale.
Certo, Alberto di Monaco, il negoziatore della Commissione, Il Ministro qui e il Presidente là, il noto artista e il famoso sportivo sono stati contagiati così come l’operaio e l’impiegata.
E sappiamo che, per fortuna, i bambini ne sono parzialmente immuni e comunque poco vulnerabili.
Sono le conseguenze, immediate e a medio termine, che si distribuiscono in maniera drammaticamente diseguale.
Un bambino la cui famiglia non ha mezzi e risorse sta subendo e subirà più danni dalla perdita delle opportunità, non solo cognitive, offerte dalla scuola.
Un bambino che a causa di qualche disabilità o disturbo dello sviluppo ha bisogno di sostegno aggiuntivo non può riceverlo che in parte.
Per non parlare di quei bimbi che a causa di migrazioni recenti e forzate hanno perduto gran parte dei loro punti di riferimento, o di quanti si trovano in situazioni di grande fragilità e conflitto all’interno della loro stessa famiglia.
I gap sociali, psicologici, biologici, o combinati si aggraveranno tanto più questa situazione perdurerà.
Anche Alleanza per l’Infanzia si è fatta sentire su questo punto con un comunicato di dieci giorni fa, che chiama tutti, Governo Nazionale e amministrazioni locali, operatori dei servizi educativi e socio-sanitari, Enti del Terzo Settore, insomma tutti, ad impegnarsi, ciascuno per quanto sa e può fare, affinché l’epidemia non causi, oltre alle tante vittime dell’oggi, anche una perdita difficilmente reversibile di opportunità fondamentali per lo sviluppo, e di giorni e settimane in cui tutti i bambini e tutte le bambine possano godere di ciò a cui hanno pieno diritto, noi con i Villaggi per Crescere, continuiamo a farlo.
Ti potrebbe interessare
Anche a Foligno un nuovo Villaggio spalanca le porte
di Centro per la Salute del Bambino
Altre porte si spalancano, altre famiglie vengono accolte tra un fiocco di neve e un raggio di sole. Sabato 15 dicembre è...
Un Villaggio per Crescere
di Centro per la Salute del Bambino
“Per crescere un bambino ci vuole un villaggio”. Ispirati da questo antico detto africano abbiamo costruito, assieme a più di trenta partner,...
Tutto ciò che fa crescere l’umanità lo si realizza insieme, anche se si hanno fedi diverse
di Centro per la Salute del Bambino
Uno dei nostri Villaggi pulsa e spalanca le porte proprio nel cuore d’Italia, a Foligno, una città in cui operatori ed educatori...