UNA STORIA DI STRA-ORDINARIA RESILIENZA NEL SUD-PONTINO
di Centro Servizi per il Volontariato (Cesv)
di Anna Bonaiuto, con la collaborazione della Casa del Volontariato del Sud Pontino.
Chiusa la Scuola… se ne fa un’altra! Questa è la ricetta “anti-coronavirus” che la Scuola Italiana ha realizzato quando la normalità della “presenza” si è trasformata nella realtà della distanza. E anche la realtà degli alunni diversamente abili è cambiata: improvvisamente rinchiusi in casa, senza più il contatto con il loro ambiente abituale, con i coetanei, con gli stimoli sociali ed educativi che solo la scuola può offrire nel percorso di formazione e di crescita di ognuno.
Inventarsi un nuovo modo di intervenire, tenendo conto dei loro bisogni educativi speciali, in questo momento, era prioritario, ed è quello che ha fatto la Cooperativa Sociale Nuovo Orizzonte di Formia, che gestisce il servizio di Assistenza Specialistica e di Assistenza alla Comunicazione presso l’Istituto Alberghiero Angelo Celletti di Formia.
Attiva da anni sul territorio, la Cooperativa ha sempre prestato attenzione alle situazioni di fragilità educativa, in cui il bisogno di tanti giovani ha origini diverse, e che mai come in questo momento rischiano un isolamento irreversibile, se la società civile non si raccoglie intorno a loro ascoltandone le esigenze e cercando di dare risposte concrete. In sinergia con le altre realtà del Terzo settore con cui opera in rete, la Cooperativa Nuovo Orizzonte è partner del progetto “Tutti a Scuola” per il contrasto alle povertà educative, ed in questa sua azione ha cercato di elaborare un programma di attività efficaci, a favore degli alunni disabili di cui si occupa presso l’IPEOA “Celletti” di Formia.
La rete di comunicazione
Nell’ambito dell’assistenza specialistica, già nel corso delle attività scolastiche ordinarie gli studenti diversamente abili del Celletti usufruiscono di un progetto di inclusione dal titolo evocativo: “Insieme si può-La scuola per il territorio”, grazie al quale svolgono attività educative, formative, ludico-ricreative, sia in orario curriculare, sia extracurriculari pomeridiane e serali. E le comunicazioni relative all’organizzazione del progetto vengono gestite con due chat su whatsApp, una con i genitori ed una con gli studenti, diversamente abili e non, che partecipano alle attività proposte.
I tutorial, la LIS, la pizza
Il gruppo ha mantenuto i suoi connotati di accoglienza e di stimolo reciproco, ed è stato salvaguardato fin da subito il senso di appartenenza ad una comunità, che è diventata naturalmente il prolungamento della quotidianità precedente al virus. L’esperienza va avanti con successo, le famiglie si sentono supportate e guidate nella gestione quotidiana dei loro figli, e sono sollevate nel poter condividere con il gruppo le difficoltà che si presentano con i ragazzi, i quali, non si deve dimenticare, nella loro fragilità sono i soggetti più vulnerabili in questa condizione di isolamento forzato. A supporto di tutta la comunità educante, è stato anche avviato presso il “Celletti” uno sportello di sostegno psicologico online a cura della psicologa dell’Istituto.
Le attività proposte da Nuovo Orizzonte sono varie, con laboratori di cucina, di sala-bar, di fitness e danza, di giochi sull’espressività legati all’esperienza del laboratorio teatrale a cui partecipano da anni a scuola, tutti tenuti dagli educatori della Cooperativa, che creano dei tutorial per guidare i ragazzi nelle attività proposte. Un’attività speciale, altrettanto amata, è quella del “Laboratorio LIS”, realizzato da un’educatrice Interprete LIS., in cui tutti gli studenti del gruppo, sia normodotati, sia non udenti, sia con altre disabilità, vengono coinvolti in giochi di condivisione della Lingua Italiana dei Segni, intesa come ulteriore mezzo espressivo per ampliare le potenzialità comunicative e relazionali.
Non ultimo, è significativo il momento aggregativo del sabato sera: le famiglie si cimentano con la realizzazione della fatidica pizza settimanale, ed ognuno “posta” sulla chat le proprie foto della serata a casa, in un appuntamento virtuale in continuità con la routine prima del coronavirus. Altre attività vengono “inventate” e proposte di volta in volta, per arricchire e diversificare il programma, e mantenere sempre alto l’interesse e la partecipazione dei ragazzi e delle famiglie.
Un percorso strutturato
Ma qual è la peculiarità di questo progetto, quando nel “mare magnum” della Rete l’offerta di tutorial, idee, attività, è tanto varia quanto pressoché illimitata? Il segreto è semplice: per questo gruppo di ragazzi disabili, gli educatori hanno creato un percorso strutturato sulle specificità individuali, grazie ad un solido rapporto di familiarità, tenendo conto delle potenzialità, delle criticità, delle caratteristiche di ognuno.
È stato mantenuto il senso di appartenenza ad una comunità di riferimento, grazie anche alla restituzione di quanto ogni ragazzo realizza settimanalmente con i propri video, foto, messaggi, che vengono rielaborati in un post finale, in cui ognuno può trovare la propria performance “incastonata” in un collage collettivo con quella dei compagni, da rivedere sulla chat di WhatsApp e condividere sui propri social personali.
Nella sua azione, inoltre, la Cooperativa ha realizzato una efficace collaborazione con il gruppo dei volontari di servizio civile dell’IPSEOA Celletti, che nelle vesti di “volontari agili”, operano da remoto e proseguono nella loro “mission” di solidarietà anche a distanza.
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