Nasce il Tavolo per la cultura riparativa di Trento

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L’8 aprile scorso la Giunta del Comune di Trento ha deliberato l’approvazione del protocollo di intesa denominato “Manifesto per il Tavolo per la cultura riparativa di Trento”. Con quest’atto viene formalmente costituito il tavolo locale per la Giustizia riparativa. Il progetto “Tra Zenit e Nadir: rotte educativa in mare aperto”, con la cooperativa Progetto 92, ha avuto un ruolo determinante per il raggiungimento di questo importante risultato.

L’istituzione dei tavoli locali per la Giustizia riparativa è, infatti, uno degli obiettivi principali dell’iniziativa progettuale, che si propone di rafforzare sui territori coinvolti le esperienze di Giustizia riparativa rivolte in particolare ai minorenni autori di reato o di comportamento deviante connettendole con i principali soggetti della comunità, a cominciare dai Comuni e dalle scuole. Per il progetto – che vede l’Istituto don Calabria come capofila e il CNCA come partner nazionale – è la comunità (come “comunità educante”) a essere la protagonista e il motore delle azioni riparative sul territorio.

Qui sotto il comunicato stampa diramato dal Comune di Trento.

Un manifesto per una cultura riparativa

Venerdì 12 aprile si terrà a palazzo Geremia il seminario “Una cultura dell’incontro oltre il conflitto.
Il ruolo delle comunità territoriali nella Giustizia riparativa”

Il Comune di Trento, insieme con la cooperativa Progetto ‘92, intende promuovere riflessione, dialogo e collaborazione sulla cultura riparativa e a tale scopo, anche sulla base di analoghe esperienze di territori vicini, ha invitato a un tavolo di confronto vari enti, istituzioni e libere associazioni a vario titolo coinvolte.

Ne è nato un tavolo di lavoro con gli enti sotto elencati che fino ad ora si è incontrato quattro volte. Il tavolo ha solo lo scopo di sensibilizzare all’approccio della cultura riparativa. Oggi la Giunta ha approvato la delibera che lo promuove, a breve verrà firmato dai soggetti coinvolti il “Manifesto per la cultura riparativa”.

Venerdì 12 aprile – dalle 8.30 alle 13 – a palazzo Geremia si terrà il seminario “Una cultura dell’incontro oltre il conflitto. Il ruolo delle comunità territoriali nella Giustizia riparativa”: in allegato la locandina con il programma.

L’approccio riparativo affronta situazioni conflittuali valorizzando il dialogo tra le parti coinvolte con la finalità di trasformare il conflitto, favorire l’individuazione di soluzioni condivise che tengano conto anche del punto di vista delle vittime, facilitare il coinvolgimento della comunità. Parte dal presupposto secondo il quale la repressione e l’imposizione di misure e soluzioni da parte di terzi spesso non costituiscono da sole modalità efficaci di gestione del conflitto, non rispondono adeguatamente alle esigenze delle parti, non soddisfano la comunità che si trova sempre più attraversata da fratture e incapace di dialogare e costruire percorsi condivisi.

Questo approccio trova espressione ed applicazione in vari ambiti, tra cui quelli comunitario, scolastico, dell’aggregazione giovanile, lavorativo. Numerose sono le esperienze di utilizzo dell’approccio riparativo in contesti educativi nel territorio italiano e alcuni istituti scolastici, enti e servizi anche in Trentino hanno applicato la cultura riparativa, contribuendo a costruire un contesto educativo aperto e inclusivo.

Nella definizione normativa trovano spazio – oltre alla persona indicata come autore dell’offesa, alla vittima del reato e al mediatore – anche gli altri soggetti appartenenti alla comunità che possono partecipare al programma riparativo.

I soggetti aderenti al tavolo si impegnano, ciascuno per le proprie competenze, a:

– incontrarsi con regolarità per condividere riflessioni, proposte, eventuali azioni;

– favorire l’utilizzo di un linguaggio comune nell’affrontare i temi legati alla cultura riparativa;

– creare occasioni di sensibilizzazione sulla giustizia riparativa e sull’approccio riparativo nelle scuole, nel mondo giovanile, in seminari dedicati, in incontri sul territorio rivolti ai cittadini;

– favorire informazione e formazione all’approccio riparativo per operatori sociali, insegnanti,figure professionali, rappresentanti delle istituzioni e altri soggetti interessati;

– promuovere sperimentazione di modalità alternative di gestione dei conflitti, laddove sia possibile, a partire dai contesti scolastici ed educativi;

– favorire e facilitare l’accoglienza di attività concordate nell’ambito di programmi di giustizia riparativa o di attività previste in provvedimenti dell’autorità giudiziaria anche mettendo a disposizione della rete proprie competenze e risorse e facilitando il coinvolgimento di risorse della comunità (volontari, associazioni ed enti) per il raggiungimento degli obiettivi comuni;

– favorire l’accesso a esperienze di cittadinanza attiva (partecipazione, volontariato, cura dei beni comuni…), riconoscendo le risorse del territorio, le associazioni di volontariato, gli enti di terzo settore in generale, come possibile luogo di incontro comunitario tra le persone coinvolte;

– coordinare l’attività del Tavolo con azioni, piani e strategie già definiti sul territorio provinciale

Ecco l’elenco di chi partecipa al Tavolo: Comune di Trento- Ufficio welfare e coesione sociale – Cooperativa sociale Progetto 92 – Provincia Autonoma di Trento -Ufficio età evolutiva, genitorialità e Centro per l’Infanzia – Centro per la giustizia riparativa (Regione Autonoma Trentino – Alto Adige) – Tribunale di Trento – Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Trento – Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni di Trento – Ordine degli avvocati di Trento – Camera Penale di Trento – Istituto Comprensivo Trento 7 – Istituto Comprensivo Trento 6 – Associazione Provinciale Aiuto Sociale – Centro Servizi Volontariato – Cooperativa sociale Arianna.

                                                                                                  Trento, 8 aprile 2024

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