Torbelladistanza

26 giugno 2020, si chiude un anno scolastico alquanto bizzarro. Per i 30 bambini dello Spazio Infanzia Santa Rita di Tor Bella Monaca è stata un’annata shock.

I nostri bambini, quelli di Apurimac ETS, hanno iniziato l’anno a settembre con mille difficoltà: non sono stati ammessi alle scuole pubbliche o private del circuito dei servizi scolastici ordinari, hanno passato la trafila dei Servizi Sociali, poi, finalmente sono arrivati da noi e hanno iniziato l’inserimento classico. Parliamo di bambini 3-6 anni di 11 provenienze diverse. Spaesati e con scarsa conoscenza dell’italiano si trovano in un ambiente nuovo, da conoscere, da apprezzare, da rendere familiare.

Grazie all’enorme lavoro delle nostre educatrici nel giro di poco tempo i bambini non solo hanno imparato i primi rudimenti di italiano ma si sono integrati creando un gruppo che va oltre le aspettative. Attorno a loro anche i genitori si sono conosciuti, apprezzati e partecipano attivamente alle attività del progetto: incontri con nutrizionisti, incontri di formazione, incontri di orientamento sono le attività che li hanno resi protagonisti. Parte attiva del processo di crescita dei propri figli, della propria famiglia del proprio tessuto sociale.

Insomma, nel giro di poco tempo si è formato un nucleo solido e forte attorno al quale raggiungere gli obiettivi del progetto Torbellinfanzia, progetto selezionato da Con I Bambini nell’ambito del Fondo di contrasto alla Povertà Educativa Minorile, che è proprio quello di garantire uno strumento per la crescita dei bambini, per il rafforzamento della genitorialità, per il potenziamento del sistema di welfare sociale di Tor Bella Monaca e dintorni.

Nella fase più importante dell’anno scolastico, al rientro dalle feste di Natale, ecco l’imprevisto. Passano poche settimane dalla ripresa ed è subito pandemia. Il COVID 19 è arrivato anche in Italia e con esso le misure di distanziamento sociale.

Spazio Infanzia chiuso, bambini a casa, famiglie in difficoltà. I primi tempi sono stati difficili per tutti. Anche per noi operatori del sociale. Dopo una prima fase di orientamento abbiamo avviato la Didattica a Distanza garantendo le attività di base ai nostri bambini. Video, messaggi via chat, incontri su piattaforme digitali, laboratori ludico ricreativi, attività motorie sono state al centro di un impianto pedagogico in ripartenza. Tutto rigorosamente a casa. Tutto rigorosamente a distanza.

Sono stati mesi difficili, non tutte le famiglie avevano a disposizione dispositivi e connessioni sufficienti per garantire la Didattica a Distanza ai propri figli. Fortunatamente, grazie al sostegno di Con I Bambini, siamo riusciti a rimodulare parte dei fondi a disposizione e acquistare tablet e connessioni oltre che potenziare i laboratori ludico-ricreativi a distanza.

Una boccata d’ossigeno in tempi di incertezza e paura. Il tempo di capire bene come funziona un tablet, come si connette, e via che le attività riprendono. In tutto questo, però non ci siamo dimenticati dei genitori. Grazie ai gruppi whatsapp, alla volontà ferrea dei nostri operatori sono stati orientati nel mare magnum delle procedure per ottenere gli ammortizzatori sociali previsti dalle disposizioni governative atte a ridurre gli effetti della pandemia. Sono stati inoltre supportati anche dal punto di vista psico-sociale, attraverso un servizio telefonico in grado di dare indicazioni sulla gestione della propria genitorialità messa a dura prova dal periodo di chiusura generale.

Mesi bui che, finalmente sembrano aver trovato una conclusione, anche se parziale.

E siamo al 26 giugno. L’anno si chiude e noi non potevamo non dare ai bambini la gioia di rivedersi, di incontrare le maestre, di fare festa insieme. Nel pieno rispetto delle regole, distanziati il giusto, con le mascherine, ma finalmente insieme.

Un incontro, un canto, un ballo e la consegna dei lavori fatti in classe e del diploma di fine anno.

Con la speranza che il prossimo anno inizi senza troppe difficoltà. E senza distanziamento.

Vittorio Villa
Direttore Apurimac ETS

Foto di Maria Novella De Luca