Il buon vicinato e la forza della rete

Il bello di molti quartieri di Torino è che dopo un po’ che li frequenti entri davvero nella loro vita, nel loro ritmo, nei loro profumi, conosci meglio le panchine dei giardini e inizi a memorizzare come gira il sole per goderti il fresco più a lungo possibile. Anche le vie iniziano ad avere un’attrattiva diversa, quelle dove passare volentieri godendo delle persone che le frequentano, quelle dove sai che incontrerai il vecchietto seduto con bastone e camicino qualsiasi stagione sia in corso. Ci sono le piazze del mercato che rapiscono non solo gli occhi ma anche l’olfatto con i loro profumi e poi ci sono quei tragitti che si percorrono a volte in completo automatismo per spostarsi da casa a scuola o da casa al lavoro senza porre troppa attenzione a quello che accade intorno. Il rischio è di perdersi qualcosa di nascosto allo sguardo ma allo stresso tempo in bella vista e per evitarlo abbiamo deciso di aguzzare la vista con le famiglie di “via Agliè”.

A luglio la rete di Thub06 si è rivelata preziosa dando modo alle famiglie e ai bimbi della Casa del Quartiere di mettersi il caschetto da esploratore, inforcare le bici e iniziare una piccola esplorazione nei pressi di via Petrella, camminando tra palazzoni, prati e strade, per approdare infine  in un luogo dove sino a qualche anno fa potevi trovare il “Boschetto”!

Le aspettative da parte dei pesciolini e dei genitori dello spazio gioco “Nessun Pesciolino è fuor d’acqua” che numerosi sono venuti in gita per scoprire una Barriera nascosta, sono state ampiamente soddisfatte grazie alla scoperta straordinaria di un luogo dove si coltivano pomodori, menta e le lumache hanno addirittura una casetta tutta per loro.

Se fino al 2015 c’era una parte trascurata di vegetazione oggi nello stesso perimetro sorgono, grazie all’organizzazione non governativa Re.Te, “Gli orti di via Petrella” un luogo fuori dallo spazio/tempo cittadino, uno spazio verde dove si respira vagamente un po’ d’aria di campagna. Giuseppe, referente del progetto, ci ha accolto e  raccontato di come negli anni quel piccolo rettangolo di terra sia diventato un luogo di socializzazione e riferimento per tante famiglie. Ad oggi sono stati realizzati 20 orti urbani, un orto collettivo, uno spazio agricolo è stato affidato in gestione a ex tossicodipendenti e sono stati pensati percorsi per il contrasto alla povertà educativa dedicati ai bimbi che sono compresi nella fascia di età fino a sei anni; progetti per l’aiuto alla genitorialità che prevedono attività genitori-figli che utilizzino l’agricoltura come strumento per rafforzare i legami familiari.

Dopo un giro tra zucchine e ortaggi il meglio è arrivato grazie alla collaborazione di tutti nella realizzazione di un piccolo orto in cassetta destinato alla nostra Casa del Quartiere. Armati di palettine e zappe abbiamo raccolto la terra e sistemata con cura per poi fare posto a una pianta di pomodori, protagonista del nostro pomeriggio da orticoltori alla volta della scoperta di semi, radici, foglie e frutti.

L’entusiasmo delle famiglie al termine del pomeriggio ci ha portato a immaginare molte più gite per venire a trovare Giuseppe, il nostro nuovo vicino e i suoi ortaggi ma anche grandi piantagioni di menta per soddisfare il fabbisogno necessario della nostra Casa per il consumo nel the marocchino come hanno giustamente suggerito alcune mamme.

I buoni propositi per settembre ci sono tutti perché piccoli e grandi contadini crescano nel cuore di Barriera di Milano all’ombra delle opere di Millo.

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Nessun pesciolino è fuor d’acqua

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Bagni pubblici di Via Aglié

Spazio gioco Nessun Pesciolino è fuor d’acqua 

Il Boschetto – Via Petrella, 26

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