Un Sogno per Tutti avvia i laboratori con i più piccoli per parlare di diritti, emozioni e benessere

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Attraverso il progetto Storia Nova la cooperativa “Un Sogno per Tutti” ha attivato in una decina di classi della scuola primaria e dell’infanzia dell’IC Padre Gemelli di Torino un percorso laboratoriale per parlare di diritti, emozioni e benessere a scuola e a casa.

I laboratori vengono costruiti sulla base delle caratteristiche degli alunni, per accompagnare al meglio i destinatari nel loro percorso, fornendo occasioni di confronto e di partecipazione e sfruttando le dinamiche che si creano tra i compagni, accogliendo nel modo migliore possibile le riflessioni e le peculiarità di ognuno.

 

Gioco, musica, racconto, attività manuali

Una decina gli incontri, caratterizzati da attività di vario genere. Il gioco, la musica, il racconto, attività manuali sono solo alcuni strumenti che servono per stimolare ogni alunno ad essere protagonista. Un lavoro fatto in concertazione con gli insegnanti delle classi coinvolte che favorisce la costruzione di una rete tra professionisti in grado di lavorare e collaborare insieme, ognuno a seconda delle proprie specificità.

Nei primi appuntamenti si è potuto riscontrare come lo stesso percorso possa prendere pieghe diverse in base alle persone che compongono la classe e alla capacità di chi si mette in gioco.

 

I bambini “sentono” i diritti

In una classe della scuola primaria, ad esempio, dove i lavori di gruppo risultavano difficili per le relazioni spesso conflittuali dei bambini, si è partiti proprio da loro. Analizzando quelli che secondo gli alunni erano i diritti fondamentali di ogni bambino, si è discusso tutti insieme. E facendo in modo che ogni proposta fosse accompagnata da una motivazione, si è provata a realizzare una lista dei diritti in ordine di importanza.

Tra le cose interessanti, si è potuto notare quanto i diritti fondamentali sanciti dalla Carta dell’Unicef siano insiti in ogni bimbo: diversi di essi, infatti, sono venuti fuori dagli alunni in completa autonomia. Inoltre il laboratorio, strutturato in questo modo, ha dato ottimi risultati nel lavoro di gruppo.

 

Maestra come nascono le persone povere?

I bambini sono da sempre bravissimi nell’ arrivare al punto, nel fare le domande più incisive, spontanee e ingenue magari, ma che vanno in profondità come poche domande degli adulti riescono a fare. Così nel corso di quel laboratorio in cui, parlando di diritti, si discuteva del fatto che ognuno dovrebbe avere da mangiare, e che il diritto al cibo è una delle questioni fondamentali per tutti, un bambino ha preso la parola per chiedere: “Come nascono le persone povere?”. Lieve e spiazzante. Ma partendo da questo spunto è scaturito un confronto molto costruttivo tra gli alunni della classe, è stata un’opportunità per approfondire il discorso e arrivare a un altro dei diritti fondamentali, quello ad avere una casa.

I laboratori nelle scuole continuano e cose interessanti ne accadono sempre. Nel discutere di queste tematiche si aiutano i bambini a prendere coscienza, maggiormente di loro stessi e di quello che li circonda, si ha l’opportunità di lavorare in rete con le insegnanti e contribuire a prevenire e gestire casi delicati.

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